Il paradosso dell’Inter: tanti assi, poche reti

I campioni sono tutti in attacco, eppure sono arrivati soltanto 8 gol

MILANO - Domani sera l'Inter sarà di scena a Palermo, un campo non semplice per i nerazzurri che non tornano dalla Sicilia con 3 punti addirittura dalla stagione '10-11 (2-1 con doppietta di Eto'o). Ma soprattutto l'Inter a Palermo ha segnato un solo gol nelle ultime due uscite, un trend che si sposa con quello di inizio campionato della squadra di Roberto Mancini. Già, perché nonostante la presenza in squadra di Icardi, capocannoniere del torneo '14-15, di Palacio e dei nuovi Jovetic, Perisic, Ljajic e Biabiany, l'armata nerazzurra in questo campionato ha realizzato solo 8 reti in altrettante partite, risultando finora uno dei peggiori attacchi della serie A (solo in quattro hanno segnato meno). Un gol di media a partita: ma cosa sta succedendo all'Inter?

LA CRISI DEI NUMERI - In fondo la scorsa stagione con Mazzarri prima, ma anche con lo stesso Mancini, la squadra trovava la porta, segnava con regolarità (chiuse il campionato con 59 reti, sesto attacco totale), era fra le formazioni col maggior indice di pericolosità e possesso palla. Anche in questo torneo l'Inter è la squadra della nostra serie A che - statistiche della Lega alla mano - ha il maggior numero di attacchi totali, ben 233 contro i 229 della Roma o i 198 del Napoli. Peccato, però, che queste due squadre, al di là della posizione in classifica, abbiano poi segnato rispettivamente 20 e 18 reti. Dunque cosa è successo? Di sicuro il fatto che l'Inter abbia cambiato molti singoli nella formazione base - basti pensare che i vari Miranda, Murillo, Telles, Melo, Kondogbia, Jovetic e Perisic, tutti titolari fissi, sono arrivati in estate o a settembre - non gioca alla fluidità del gioco offensivo. Mancini, infatti, si è innanzitutto concentrato sulla fase difensiva, vero tallone d'Achille del campionato '14-15. La missione finora è stata raggiunta, visto che con 6 reti al passivo i nerazzurri sono insieme alla Fiorentina la migliore difesa, ma in attacco la squadra non gira. Per esempio rispetto alla scorsa annata è calato il possesso palla: Guarin e compagni tengono il pallone fra i piedi per 26 minuti scarsi contro i 30 dell'anno passato quando l'Inter chiuse fra le prime tre posizioni della speciale graduatoria. Adesso invece i nerazzurri sono alle spalle di Roma, Fiorentina, Lazio, Juventus, Napoli, Torino e Genoa. Per non parlare dei chilometri percorsi: l'Inter corre pochissimo, 95 chilometri totali (dunque poco meno di 12 a gara), penultima formazione di A davanti al solo Carpi. L'Inter ha pensato a sigillare la porta di Handanovic, affidandosi poi ai lampi dei propri talenti offensivi. Ma è evidente che questo non basta. Anche perché i giocatori dell'Inter tirano abbastanza in porta (39 volte nello specchio, settima squadra in A), ma con poca precisione (47%; in otto hanno percentuale minori) e non serveno assist vincenti (2, solo il Genoa ha fatto peggio con un solo passaggio-gol).

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