Inter, Mancini: «Terzo posto irraggiungibile. Adesso serve un campione»

L'allenatore nerazzurro: «Dispiace. Ce l'abbiamo messa tutta, abbiamo fatto tanto. Piuttosto che 4 giocatori normali serve un fuoriclasse»
Inter, Mancini: «Terzo posto irraggiungibile. Adesso serve un campione»

MILANO - L'allenatore dell'Inter, Roberto Mancini, saluta il terzo posto dopo la sconfitta in casa del Genoa nel turno infrasettimanale di campionato: «Dispiace. Ce l'abbiamo messa tutta, abbiamo fatto tanto. Mi spiace per il club che aveva come obiettivo il terzo posto. Lavoreremo per cercare di migliorarci e ripartire dalle cose buone. Poi il 15 maggio tireremo le somme. Insieme alla qualità tecnica serve personalità. Però noi siamo una squadra giovane - aggiunge Mancini - non siamo l'Inter di 10 anni fa che ha vinto tutto. Ci stiamo ricostruendo e bisogna passare anche attraverso le delusioni. L'inizio ha un po' ingannato, ho detto che non eravamo da scudetto perché sapevo che sarebbe finita così. Poi in alcuni casi accade come con il Leicester...».

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ADESSO SERVE UN CAMPIONE - «Piuttosto che acquistare 4-5 normali meglio prendere un campione. Non è semplice giocare nell'Inter, servono calciatori con qualità e personalità. I grandi giocatori alzano il livello della squadra e permettono agli altri di migliorare. Fosse per me non venderei nessuno, come non avrei ceduto chi è andato via quest'anno, ma ci sono esigenze di bilancio. L'attacco? Pensavamo che Jovetic, Ljajic e Eder segnassero di più. E' una situazione stranissima e non sappiamo il motivo. C'è una differenza di 15-20 gol con le altre squadre e sono tanti. Con dieci reti in più saremmo stati tra 2° e 3° posto. Jovetic? Ha avuto difficoltà quando è finito fuori squadra per scelta tecnica". Infine chiusura con una battuta sulle cimici: "Se ne ho trovate negli spogliatoi? Tante, di quelle che puzzano. poi non so se sono finte...».

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