Calciopoli, Figo: «Inter non aveva vinto per motivi oscuri»

Il portoghese ex Barcellona e Real Madrid, interista nello scudetto a tavolino del 2006, dice: «È stato un premio per tutti i giocatori che si erano impegnati»
Calciopoli, Figo: «Inter non aveva vinto per motivi oscuri»

TORINO - Sullo scudetto a tavolino dato all'Inter dopo Calciopoli, Luis Figo dice: «Sappiamo tutti che la decisione della Corte era di riparare l’ingiustizia che esisteva da anni. È stato un premio equo per tutti i giocatori che si erano impegnati così tanto per l’Inter e che non avevano vinto a causa di alcuni motivi oscuri». L'ex asso portoghese dei nerazzurri ne ha parlato in un'intervista rilasciata a Four Four Two, aggiungendo che «quando fu resa pubblica la decisione finale nel 2006, la maggior parte di noi non era a Milano e, naturalmente, non abbiamo celebrato nello stesso modo».

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GRAZIE A MOGGI... - Figo poi ha ricordato anche il caso di mercato che lo vide diviso tra Juve e Parma, finendo poi al Barça: «Lo Sporting Lisbona raggiunse un accordo con la Juventus per il mio trasferimento, ma io ero arrabbiato quando l’ho scoperto e ho firmato un contratto con il presidente del Parma, Giambattista Pastorello. Era l’unico contratto che avevo firmato correttamente, quello che avevo firmato con la Juve non doveva essere valido. Ma Luciano Moggi, la cui influenza nel mondo del calcio l’ho capita un po’ di più in questi giorni, è riuscito a vietarmi di giocare in Italia per due anni. Forse era il mio momento fortunato, perché alla fine sono andato al Barcellona».

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