Inter, Spalletti sfida la Roma: «Abbraccerò Totti»

Il tecnico: «A Francesco ho detto tutto quello che volevo dire e lo ha fatto pure lui. Mercato? All'inizio dovevamo essere più ordinati riguardo alle nostre possibilità e abbiamo dovuto cambiare percorso»
Inter, Spalletti sfida la Roma: «Abbraccerò Totti»© Marco Canoniero

APPIANO GENTILE - Francesco Totti ha detto che lo saluterà solo per rispetto, i tifosi sono pronti a fischiarlo all’unisono. Luciano Spalletti sa bene che il suo ritorno all’Olimpico sarà un condensato di emozioni. «Per mer Roma non è indifferente, è una città e un gruppo di giocatore a cui ho voluto bene - spiega l’allenatore interista - e se incontro Francesco sarò ben contento di abbracciarlo: gli ho detto tutto quello che volevo dire e lo ha fatto pure lui. Io ora sono all’Inter alleno un vero nueve e non un falso nueve e questo riempie tutti i miei pensieri». Secondo Spalletti non sarà un problema per la squadra l’accoglienza che verrà a lui riservata dai tifosi: «Non credo che tutto questo possa condizionare la mia squadra: la Roma ha sempre vinto ultimamente, siamo noi a dover cercare di alzare il livello. Il nostro campionato dovrà essere misurato da queste partite: se non andiamo a giocare da squadra forte contro questi avversari e in questi campi, verremo travolti. Se sei una squadra forte e organizzata, nel calcio non ci sono trasferte, non ci sono squadre fortissime, ma squadre che se la giocano con te. Io ho fiducia in questi ragazzi, so che hanno delle potenzialità importanti. Noi possiamo fare un percorso importante con questa Inter: per me quelli che alleno, sono i più forti». I pensieri poi cadono sulla partita: «Dobbiamo essere un blocco unico intorno alla palla, dobbiamo saperci abbassare bene e avere intensità per tutta la partita».

IL MERCATO - L’argomento tocca poi il mercato e qui Spalletti, per la prima volta, ha portato una critica sull’operato dei suoi : «Io alleno l’Inter e l’Inter i suoi campioni li ha già in casa, anche se qualche stella va un po’ rispolverata. Io ho poco margine di errore perché questa è una squadra forte. E’ chiaro che se fossimo stati un po’ più ordinati riguardo alle nostre possibilità si poteva mirare bene al percorso che dovevamo fare. Invece abbiamo dovuto modificare il percorso che stavamo facendo».

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