TORINO - E' riuscito, finora, dove in molti, se non tutti, hanno fallito: da Ranocchia a Juan Jesus, passando per Silvestre, Vidic e Murillo, sono tanti i difensori che l’Inter ha acquistato nell’epoca post-Triplete senza però ottenere in cambio prestazioni all’altezza. Solo Miranda - non sempre - è riuscito nell’impresa di dare alla difesa un volto all’altezza dei predecessori, gente come Lucio e Samuel, Materazzi e Cordoba. Almeno fino a questa stagione, ovvero da quando al centro della retroguardia si è issato Milan Skriniar. Il 22enne difensore slovacco è stato senza ombra di dubbio il miglior acquisto estivo dell’Inter, tant’è che dopo le perplessità iniziali per la valutazione data dal club nerazzurro per strapparlo alla Sampdoria (e alla concorrenza: se non avesse avuto il blocco del mercato, l’Atletico Madrid ci avrebbe provato), adesso sono in pochi a nutrire dubbi sull’investimento da 35 milioni di Ausilio & co. Cifra, fra l’altro, che l’Inter non ha dovuto estrarre completamente dal portafoglio visto che nell’operazione è stato inserito Caprari, valutato 15 milioni, mentre il prezzo fisso è stato di 10 milioni (gli altri 10 sono di bonus). Ma adesso, dopo dodici giornate giocate ad altissimi livelli - di lui Spalletti ha detto: «E’ al 60% delle sue potenzialità» - e prestazioni di spessore anche in nazionale, Skriniar può ambire a diventare uno dei difensori più importanti d’Europa.