MILANO - Dopo anni di sofferenze e delsuioni è tornato l'entusiasmo in casa Inter, con i tifosi che sognano di poter nuovamente ambire a traguardi importanti. E i primi tifosi sono i nuovi proprietari del club come mostra il post su Instagram di Steven Zhang: «110 anni dopo stiamo lasciando il segno nella nostra storia» ha scritto il figlio del patron Zhang Jindong. L'euforia per il secondo posto a -2 dal Napoli capolista, ottenuto grazie al successo casalingo sull'Atalanta firmato dalla doppietta di Icardi, contagia anche Massimo Moratti che torna velatamente a parlare di Scudetto come obiettivo possibile per una squadra che prima dello scontro diretto con la Juventus proverà a conquistare altre due vittorie nelle prossime sfide contro Cagliari e Chievo.
INTER-ATALANTA 2-0: IL FILM DELLA PARTITA (FOTO)
MORATTI CI CREDE - «Lo scudetto per l'Inter non è utopia ma per scaramanzia è meglio non parlarne - ha detto appunto Moratti, storico presidente del 'Triplete' -. È una squadra solida che porta a casa i suoi punti con merito e gioca seriamente. Ci si può pensare allo scudetto. Ma va comunque ricordato che siamo partiti con l'idea di arrivare in zona Champions League e questo resta l'obiettivo». L'ex numero uno dell'Inter, a margine della serata di premiazione di Sport Movies & Tv 2017 - 35th Milano International Fict Fest, non pone dunque limiti alla squadra nerazzurra, seconda in classifica a due lunghezze dal Napoli capolista. Un inizio di stagione che non ha sorpreso Moratti, colpito invece dalle difficoltà della Juventus, ieri sconfitta a Marassi dalla Sampdoria: «Mi sorprendono i risultati della squadra bianconera ma dà sempre l'idea di una squadra solida». E dal mercato di gennaio, Moratti non esclude qualche acquisto importante da parte Suning: «Sono signori molto generosi quindi, d'accordo con l'allenatore, sono convinto che se ci fosse bisogno uno sforzo lo farebbero». L'ex presidente nerazzurro ha poi dedicato un pensiero a Carlo Tavecchio, dimissionario presidente della Figc: «Mi dispiace dal punto di vista umano, è stato anche molto sfortunato. Tutto ha una sua logica, purtroppo la vita è così, soprattutto se poi certi obiettivi non si raggiungono. Per lui è stato uno shock, l'ha presa male e soprattutto ce l'aveva con il destino. Le dimissioni di Ventura? Me le aspettavo, quelle sì. Il futuro? Ce la siamo sempre cavata con grande fortuna e non rivedi le cose quando ti stanno andando bene. Si parla come al solito di stranieri e di giovani. I giovani delle squadre di serie A sono tutti forti, le squadre sono attente a fare un buon lavoro. Occorre andare a vedere in che modo si può migliorare anche quel tipo di gestione. Cosa serve? Serve voler bene alla Nazionale, è necessario che vada lì qualcuno con l'onore e il cuore di essere lì, capendo la responsabilità di essere in quel posto».