Spalletti: «Inter-Juve? L'unico responsabile sono io. Ci stiamo ancora male»

L'allenatore nerazzurro crede ancora alla Champions: «Dipende tutto da noi»
Spalletti: «Inter-Juve? L'unico responsabile sono io. Ci stiamo ancora male»© Inter via Getty Images

TORINO - «Mi dispiace che a Santon sia andata addosso la critica in generale. Non ha alcuna responsabilità sul risultato finale. Unica vera responsabilità è la mia». Alla vigilia della trasferta sul campo dell'Udinese, Luciano Spalletti torna sulla sconfitta di San Siro contro la Juventus: «La partita l'ho rivista e ci sono molti aspetti su cui lavorare: siamo cresciuti e abbiamo fatto vedere di poter essere una squadra fortissima - ha analizzato il tecnico nerazzurro -. La squadra è cresciuta come ha fatto vedere nelle ultime partite, a livello di mentalità, perché altrimenti non giochi un'ora come hai fatto in inferiorità numerica con la Juve». 

OTTIMISMO - Spalletti ora prova a guardare oltre: «Si deve prendere conoscenza della situazione che abbiamo davanti, dipende ancora tutto da noi, quello che è successo contro la Juventus lo dobbiamo usare per essere più forti nelle prossime gare, senza portarci dietro delle schegge che possono diventare un limite. Non avevo bisogno di vedere la reazione di Icardi, conosco come i calciatori vivono il loro lavoro e il loro essere professionisti. So la settimana che abbiamo passato, in che modo siamo stati costretti a vivere questi giorni per quello che è stato il risultato e l'andamento della partita, ci siamo stati male, ci stiamo ancora male, ci dispiace, ma come ho già detto bisogna essere bravi a non farsi condizionare nelle partite successive, adesso è fondamentale la partita di domani e non dobbiamo portarci dietro qualche brutto episodio, altrimenti c'è il rischio di avere dei limiti nella partita di domani e non deve assolutamnte accadere».

FUTURO - Per il tecnico nerazzurro non è tempo di parlare di futuro: «Ci sono ancora tre partite grazie alle quali potranno essere valutati altri aspetti per avere un quadro ancora più completo. I risultati clamorosi hanno limiti più sottili, un po' come il mondo. Queste ultime tre sfide possono avere un confine sottile dietro al quale potrebbe nascondersi un risultato clamoroso», ha concluso l'allenatore dell'Inter.

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