Spalletti: «Ronaldo un grande, ma l’Inter non è inferiore»

L'allenatore nerazzurro è fiducioso: «Scudetto? La domanda che mi pongo è perché non dovremmo fare bene quest'anno. Il rinnovo? Lo facciamo in cinque minuti»
Spalletti: «Ronaldo un grande, ma l’Inter non è inferiore»© Inter via Getty Images

APPIANO GENTILE - È Luciano Spalletti icona della rinascita nerazzurra. E tocca a lui lanciare il guanto di sfida a Cristiano Ronaldo: «Lui darà forza e visibilità al nostro campionato che una volta era il migliore del mondo. E lo era perché per vincerlo si puntava a essere la più forte delle più forti e questo gioco al rialzo ci portava alla continua progressione. Per questo credo che l’arrivo di Ronaldo sia uno degli slanci a cui agganciarci per dare vita a quello stesso meccanismo. Cristiano è un grande calciatore, un grandissimo campione ma, in tutto questo, nessuno può farci sentire inferiori senza il nostro consenso. Scudetto? La domanda che mi pongo è perché non dovremmo fare bene quest’anno. Noi dovremo essere dentro tutti gli obiettivi sulla scia delle più forti, poi in fondo si starà a vedere. Ma noi vogliamo arrivare dovunque in fondo e in corsa. Riusciremo a fare una squadra di venti giocatori forti che ci determino di poterli cambiare e vincere  ugualmente tutte le partite, anche perché ora c’è un appeal differente verso questa squadra».

RINNOVO - Il discorso poi cade sull’argomento rinnovo: «Non c’è nessun problema su questo contratto, non c’è nessunissimo problema. Il contratto lo facciamo in cinque minuti anche dopo l’allenamento. Io qui mi trovo bene, non c’è bisogno di procuratori né avvocati. Siamo tutti persone serie che vogliamo lavorare in maniera corretta. L’unica cosa che ho preteso è di contrastare le voci su certe trattative inverosimili. Infatti fino a questo momento stiamo portando avanti un mercato fatto di obiettivi che sono alla nostra portata e fatto di idee, e a me questo piace».

CROATI IN VETRINA - Inter che avrà nella finale mondiale Brozovic e Perisic: «Con l’Inghilterra ci hanno messo tanta qualità. Brozo in quella posizione ha determinato la qualità del gioco di squadra, con lui la palla non muore nel tragitto: parte forte e arriva forte. Su Perisic sono d’accordo con quello che ha detto Mourinho: lui ha strapotere fisico, è l’unico che si può accostare a Cristiano Ronaldo per come è forte nella resistenza e nella velocità finale. Deve solo acquistare più convinzione in zona gol. Loro in questo Mondiale hanno fatto un’acquisizione di consapevolezza nei loro mezzi che la porteranno in valigia dalla Russia per fare bene nell’Inter dove vogliono restare».

LAUTARO & NAINGGOLAN - Chiusura sui nuovi acquisti: «Lautaro è un argentino di quelli tosti, si muove bene anche nel ricevere palla spalla alla porta, De Vrij sa recuperar palla e renderla giocabile in poco tempo, Politano impressiona per la sua velocità nei dribbling, Asamoah è un giocatore completo e perfetto per tentare a fare dei passi importanti, Nainggolan quando lo guardi non corri il rischio di essere ingannato, lui si dà per quello che è, a qualcuno quello non piace, a noi sì».
 

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