Inter, mai così forte dai tempi di Mourinho

Oltre agli innesti c'è anche il valore aggiunto rappresentato da Spalletti
Inter, mai così forte dai tempi di Mourinho© Massimo Cebrelli/Ag. Aldo Liverani

Il primo della lista è stato Lautaro Martinez, preso con largo anticipo, addirittura in febbraio, bruciando la concorrenza di Real e Manchester United. A giudicare dalle brillanti prime uscite precampionato e forte di una duttilità tattica che gli consente di coesistere con Icardi, l’argentino promette di ripagare subito la fiducia di Spalletti. A seguire, in maglia nerazzurra sono arrivati Stefan de Vrij e Kwadwo Asamoah, l’uno e l’altro a parametro zero. Quindi, a metà giugno, il botto Radja Nainggolan, a ruota Politano. Decisamente, Piero Ausilio si è portato avanti con il lavoro, prima che la Juve piazzasse il colpo del secolo con Cristiano Ronaldo e, dopo Cr7 in bianconero, il direttore sportivo dell’Inter ha preso anche Vrsaljko. E’ evidente come, chiuso l’ultimo campionato al quarto posto, il club di Suning abbia subito avuto le idee chiare sulla campagna di rafforzamento della squadra che, dopo sei anni e mezzo, in settembre tornerà a giocare in Champions League. Adesso che Keita e Modric impazzano, si comprendono ancora meglio i piani e le ambizioni dell’Inter. A nove giorni dalla chiusura del mercato, la squadra di Spalletti si presenta quale prima sfidante della Juve. E se è vero che lo scudetto si vince in maggio e non in agosto, è altrettanto vero che gli innesti operati sino a questo momento hanno reso ancora più forte una formazione già competitiva. Con il valore aggiunto di nome Luciano Spalletti. Ed è indubbio che, rispettando i vincoli imposti dal fair play Uefa, Ausilio abbia compiuto un capolavoro dando all’allenatore gli uomini che lo stesso gli aveva chiesto, senza dimenticare la forza di Icardi, capocannoniere con Immobile dell’ultimo torneo, 25 anni, 107 gol in 182 gare ufficiali con la maglia nerazzurra. Il giorno dopo avere strappato sul filo di lana il quarto posto alla Lazio, Spalletti aveva subordinato all’esito del mercato il prolungamento del suo contratto in scadenza nel 2019. Un messaggio chiaro e intellettualmente schietto, come si confà al carattere del tecnico. Suning l’ha recepito, Ausilio ha agito. L’Effetto Ronaldo sulla Serie A continua e annuncia un campionato di eccezionale interesse. Occhio all’Inter: non era mai stata così forte dai tempi di Mourinho e del Triplete.

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