Un Ninja per Spalletti: «Nainggolan ci può dare forza d’urto e aggressività»

L'allenatore sulla falsa partenza dell'Inter: «Hanno pesato il Mondiale finito tardi, il fatto che siano arrivati diversi nuovi giocatori. Credo però che presto avremo beneficio per il lavoro fatto e potremo far vedere tutto il nostro potenziale»
Un Ninja per Spalletti: «Nainggolan ci può dare forza d’urto e aggressivit໩ Marco Canoniero

APPIANO GENTILE - Cercasi tre punti disperatamente. All’Inter - dopo il testa coda di Reggio Emilia e la frenatona nel secondo tempo col Torino - serve come il pane una vittoria per non trasformare la sosta in psicodramma. Il primo a saperlo è proprio Luciano Spalletti. «Loro giocano in casa, come noi non hanno avuto una partenza felicissima e dopo c’è la sosta, quindi con il Bologna ci aspetterà una gara tosta. Noi però dobbiamo arrivare a questa partita aumentando la nostra personalità. A fine partita con il Torino ho visto un paio di leggerezze di troppo e ho voluto mettere subito a posto le cose: ho parlato ai giocatori ma è stato un dialogo di un quarto d’ora, però in questi casi l’allenatore deve prendersi le responsabilità che il ruolo comporta. Perché un avvio così? Hanno pesato il Mondiale finito tardi, il fatto che siano arrivati diversi nuovi giocatori. Credo però che presto avremo beneficio per il lavoro fatto e potremo far vedere tutto il nostro potenziale. Noi dobbiamo avere una cassetta per gli attrezzi tale da affrontare tutti i problemi che si presentano all’interno  di una partita». Intanto a Bologna rientrerà Nainggolan: «Una squadra forte non può dipendere da un solo giocatore, anche perché io voglio farli ruotare. Anche se lui ha qualità che non si possono riscontrare in tanti altri calciatori. Lui ha forza d’urto, dà vampate di aggressività e in questo ci può dare qualcosa».  

«Champions, abbiamo pagato il conto...»
Postilla con commento sul girone di Champions: «L’abbiamo pagato tutto fino all’ultimo centesimo il conto per essere in quarta fascia, però l’anno scorso avremmo pagato noi per essere in questo girone, quindi diventa fondamentale per prima cosa che ci fosse il nome Inter dentro la pallina. Il piccolo vantaggio può essere dato dal fatto che non ci sia nessuna squadra che possa lasciare punti a tutti e noi dobbiamo essere assolutamente all’altezza degli altri. Contro Barcellona, Tottenham e Psv si cresce velocemente in modo verticale. Avremo possibilità di misurarci con queste squadre e pure di assorbire le loro qualità». Tra l’altro, l’Inter nell’ultimo campionato ha saputo sempre alzare l’asticella con le grandi: «Quando c’è qualcosa di più grosso di noi riusciamo sempre a trovare una taglia superiore. Le critiche dopo il pari col Torino? Le voci bisogna imparare a lasciarle scorrere. È come quando si impara ad andare in bicicletta: se uno sente le critiche e si perde dentro le critiche, poi consuma energie che possono essere utili per la partita successiva».

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