«Inter, facciamo la storia»

Spalletti: «Questa partita è il termometro più corretto per misurare quanto siamo malati dell'Inter. In settimana non abbiamo pensato né al Barça, né al campionato ma esclusivamente al derby»
«Inter, facciamo la storia»© Marco Canoniero

APPIANO GENTILE - Un derby per ottantamila cuori. Domani sera San Siro vestirà lo smoking per una stracittadina verità: vincerla, per l’Inter (ma pure per il Milan) vorrebbe dire continuare a legittimare le chance di accreditarsi come anti-Juve. «Il derby vale molto per quello che poi riesci a produrre nella testa dei giocatori e nell’entusiasmo dei tifosi: noi in questa settimana non abbiamo pensato né al Barça, né al campionato ma esclusivamente al derby. Questa partita è il termometro più corretto per misurare quanto siamo malati dell’Inter. Battere il Milan ti può dare qualcosa in più rispetto ai tre punti da portare nelle altre partite e nello scorrere del campionato. E noi in queste settimane non abbiamo sprecato neanche un minuto. Questa partita vuole grande intensità, grande concentrazione, grande capacità di andarsi a scontrare faccia a faccia con gli avversari. Io non rinuncerò mai a chiedere grandi cose ai miei calciatori: noi abbiamo un’etica nel modo di lavorare e una professionalità che cancella qualsiasi timore. Noi siamo convinti di quello che facciamo e questo derby vogliamo giocarlo a viso aperto perché ci saranno molti interisti allo stadio, il quarto anello a casa con i nostri tifosi a incitarci: gli interisti magari dimenticano il compleanno del marito o della moglie, ma non il risultato del derby e se si vuol far parte della storia dell’Inter, questa passa da queste partite a prescindere dai contratti che uno ha firmato».

DUELLO CON GATTUSO - L’Inter arriva al derby con la nomea di essere squadra che non gioca bene ma vince, definizione che a Spalletti proprio non piace: «Io trovo che la mia Inter sia cresciuta a livello di mentalità, di gioco, di carattere e che ci siano ampi margini per proseguire su questa strada. Se i risultati sono questi e c’è margine davanti, sono contento di questo tipo di analisi, mi fa piacere. Io da quando sono diventato allenatore dell’Inter vado in giro petto in fuori e mani dietro alla schiena perché è bellissimo vestire questi colori. Gattuso sostiene che il suo Milan sia più maturo rispetto all’Inter? Prima di tutto gli si fanno i complimenti per come sta facendo giocare la sua squadra perché è un amico e lo stimo. È un allenatore bravo e giovane e mi piacerebbe vedere come gestisce la settimana. Per quanto riguarda il suo pensiero, mi stupirei se la pensasse diversamente nei riguardi dei suoi giocatori, anche noi siamo cresciuti dal punto di vista di qualità, personalità e pure altezza negli angoli e nelle punizioni. E dentro tutte queste qualità credo che ci possa essere anche quella che ci può dare il gol che fa la differenza».

ICARDI VS HIGUAIN - Inter-Milan sarà pure Icardi contro Higuain: «Sono due calciatori che ti fanno rimanere a bocca aperta per le giocate che fanno. Sono diversi, ma tutti e due sono fondamentali per lo sviluppo del gioco delle proprie squadre. Mi fa sorridere chi dice che Higuain è più tecnico rispetto a Mauro: andate a rivedervi in tal senso il secondo gol con la Spal. Per noi Icardi è perfetto, poi ci sono cose da cercare di migliorare per grattare in fondo al barile delle sue possibilità», ma questo è un altro discorso.  


 

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