Zhang: «Marotta? I migliori sul mercato io li vorrei tutti ma ora non c’è niente»

Il nuovo presidente nerazzurro: «Nell'ultimo anno l'Inter è stata associata a tanti manager e tanti giocatori, significa che la gente pensa che siamo la miglior squadra con cui lavorare»

MILANO - E’ il gran giorno: l’assemblea dei soci ha designato Steven Zhang presidente del club nerazzurro. Questo nell’ambito della chiusura di un bilancio al 30 giugno dai numeri assolutamente lusinghieri, con ricavi consolidati pari a 347 milioni e perdite a 17,7 milioni, perfettamente in linea con i dettami imposti dal Fair Play Uefa. Tra i fiori all’occhiello del club il milione di tifosi venuti a San Siro nell’ultima stagione, con una media di 57.500 persone (di cui 32.000 abbonati) a partita. «Due anni fa ho cominciato a occuparmi della gestione del club, oggi per me è un giorno molto speciale, oggi venerdì 26 ottobre ha inizio una nuova era per l’Inter - le parole di Zhang - due anni fa abbiamo rilevato un club che è simbolo di vittorie, passione e storia. Abbiamo mantenuto la parola e i risultati ottenuti dal club ne sono una prova.

Il nostro obiettivo era dare solide fondamenta, costruire una squadra innovativa che però avesse valori importanti come quelli lasciatici dalla famiglia Moratti. Oggi sono orgoglioso di portare questo progetto in una nuova era. Quando ho iniziato, tutto era un foglio bianco per me: l’Inter non è solo una squadra, ma condivisione di una passione. Questo anche se, per essere franco, due anni fa non ero sicuro che sarei riuscito in questo compito. Ho preso una responsabilità nei confronti dei tifosi con l’obiettivo di rendere questo club il migliore al mondo. Vincere è la chiave del successo di un club, noi abbiamo un progetto di lungo termine e impiegheremo tutte le risorse necessarie a favore del club per renderlo vincente. Ci sono degli step da mettere in atto nei prossimi tre-cinque anni, oggi la squadra è forte, i manager che lavorano con me sono di altrettanto talento quindi non credo ci vorrà molto. La Juventus ha impiegato tanti anni per ottenere risultati, noi speriamo di metterci meno. Siamo rivali sul campo ma ci rispettiamo così come rispetto Andrea che anche lui è stato nominato presidente in giovane età. Marotta?

Nell’ultimo anno l’Inter è stata associata a tanti manager e tanti giocatori, significa che la gente pensa che siamo la miglior squadra con cui lavorare. Alla gente piace venire da noi, non mi crea problema che se ne parli: la verità è che non abbiamo mai fatto trattative né avuto accordi con la persona in questione. I migliori sul mercato io li vorrei tutti ma, in questo momento, non c’è niente. Poi il futuro è futuro. Se ci saranno opportunità da cogliere per migliorare questa squadra in campo o fuori io sarò sempre disposto a lavorarci. Futuro è futuro anche sul fatto che acquisteremo quote da Thohir. Consigli da Moratti? Lui mi ha detto due cose fondamentali due anni fa: innanzitutto mi ha detto “Steven, la difesa è molto importante in Italia” e mi ha detto “non ascoltarmi, perché io sono un tifoso. Ascolta solo quello che credi tu sia corretto: abbi fiducia solo nelle decisioni che prendi”. Io so che mi supporterà sempre». 

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