Spalletti: «Noi da scudetto? Lo vince la Juve»

«Loro sono i più forti di tutti e probabilmente il campionato lo vinceranno, a meno che qualcuno non riesca a fare qualcosa di straordinario. Sulla vittoria del Barça in Champions? La Juve ha potenzialità ma il Barça è fortissimo»

MILANO - «Abbiamo sempre detto che possiamo giocare contro tutti e noi siamo sempre quelli lì. Questa è l’occasione per vedere se possiamo davvero giocare contro chiunque: quando si parla di Barcellona, si parla di livello più alto di difficoltà che si può avere quando si va a fare questo gioco». Parla con tono solenne, Luciano Spalletti. Con tutto il rispetto possibile per un avversario che domani sera potrebbe ritrovare Messi: «Lui è la ciliegina, la maglietta che tutti i bambini chiedono. Tutti toccano il pallone due volte, lui lo tocca quattro volte per aspettare gli altri perché va al doppio a livello di velocità di pensiero». L’ultima volta a queste latitudini, l’Inter di Mourinho battè il Barça 3-1 volando verso il Triplete, ma oggi le distanze tra i club si sono evidentemente dilatate anche alla luce dei sei anni senza Champions dell’Inter: «Non dobbiamo ammucchiarci davanti all’area perché ci vorrebbero giocatori con gamba per fare cento metri. Quindi più si sta lontani dalla nostra area di rigore, meglio è. Il Barça è un punto di riferimento per tutti gli allenatori, e non solo del calcio. Non si può che fargli i complimenti».

Questo non vuol dire che l’Inter vorrà far fare passerella ai rivali: «Dovremo essere più bravi quando riconquistiamo palla perché a loro non piace quando non hanno la palla. Gli spazi saranno stretti e i tempi di ragionamento corti: lì c’è da esibire personalità e qualità. Sarà difficile trovare spazi ampi per giocare questa partita. Quindi dobbiamo mostrare qualità importanti nel palleggio e nella personalità. Primo posto nel girone? Noi la qualificazione ce la dobbiamo ancora guadagnare tutta e abbiamo di fronte partite difficilissime. Essere nelle condizioni di poter dipendere da noi per passare il turno deve essere la cosa fondamentale per darci il massimo della tensione. Per questo saremmo felicissimi di passare anche da secondi classificati. Accontentarci? Non si fa, dipende come si mette la partita». L’Inter andrà avanti col 4-3-3 anche nel caso dovesse rientrare Nainggolan «Perché lui è un giocatore completo che sa fare anche il mediano. Anzi, è partito da mediano anche se quando gli ho invertito posizione a Roma con Pjanic è successa la fine del mondo. Quando c’è lui in campo, gli avversari costruiscono in modo un po’ più scomodo». Inter che mostrerà al mondo una tra le difesa migliori d’Europa: «E questo è un dato che mi rende orgoglioso. E’ vero, abbiamo 4 punti in meno rispetto a un anno fa, ma il livello del campionato è aumentato»

Il discorso (naturalmente) scivola su Rafinha: «È stato uno di quei calciatori importanti per far sì che oggi fossimo in Champions. Poi siamo arrivati a fine stagione e c’erano delle scadenze e dei prezzi. E noi non potevamo fare questa operazione, non potevamo prendere questo calciatore. Avremmo tenuto anche Cancelo, avessimo potuto prenderlo, c’erano però dei vincoli che la società ha voluto rispettare. Rafinha è un gran calciatore e una persona spettacolare ma si può giocare a pallone anche senza di lui. Nel calcio conta la squadra che dà risalto all’elemento. Io lo allenerei di nuovo volentierissimo, però lui gioca nel Barça». A rendere tutto più difficile, il ritorno di Messi: «Se gioca, è una preoccupazione per tutti, però l’atteggiamento di squadra non cambia. Certo, bisogna aumentare le letture sull’imprevedibilità degli avversari. Noi andiamo a coprire gli spazi, non andiamo a marcare gli uomini».

Allegri ha detto che il  Barcellona è favorito per la Champions e che l’Inter è fatta e costruita per vincere lo scudetto? «Si tenta di girare più attenzioni possibili verso gli altri, è un giochino che si fa. E’ un modo di fare questa professione. Loro sono i più forti di tutti e probabilmente campionato lo vinceranno a meno che qualcuno non riesca a fare qualcosa di straordinario. Sulla vittoria del Barça in Champions? La Juve ha potenzialità ma il Barça è fortissimo».

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