I primi giorni di Marotta tra Pinetina e Corso Vittorio Emanuele saranno dedicati soprattutto alla comprensione delle dinamiche interne, impossibili da conoscere nel dettaglio da fuori. Finora il neo-ad nerazzurro ha preferito sospendere ogni giudizio non solo nelle dichiarazioni pubbliche, ma anche nelle conversazioni con gli amici. Nessun commento sulla situazione delle ultime settimane perché dall’esterno non sarebbe stato fondato. E’ evidente che Marotta, come tutto il mondo Inter, ha accolto con grande dispiacere l’eliminazione dalla Champions, anche perché il cammino in Europa League obbliga a giocare il giovedì sera, più a ridosso del campionato, senza dimenticare il rischio di trasferte disagevoli. A maggior ragione è difficile immaginare quali potranno essere i primi colpi di Marotta sul mercato.
IDENTIKIT - Ma è possibile tracciare un identikit, nel quale spiccano caratteristiche ancora più definite dopo la rovinosa uscita di scena dalla Champions. Per capire quale tipo di calciatore potrebbe volere Marotta all’Inter bisogna ripercorrere alcuni colpi mandati a segno nella sua gestione juventina: giocatori prelevati da grandi club europei, considerati non più indispensabili in quei contesti, ma dotati di una solida esperienza internazionale. Viene in mente un profilo come quello di Khedira, arrivato a Torino con una bacheca prestigiosa (una Champions col Real e un Mondiale con la Germania). Oppure come quello di Mandzukic che aveva vinto la Champions con la maglia del Bayern Monaco, prima di passare all’Atletico Madrid. Sono nomi che rimandano a una tipologia di calciatore necessario, senza voler dire che sono sul taccuino di Marotta (anche per questioni anagrafiche: sono calciatori arrivati alla Juventus sotto i 30 anni, ma adesso hanno valicato quella soglia). Ma la lacuna da colmare è chiara ed è stata resa ancora più evidente dall’andamento della partita col Psv, non affrontata con la giusta personalità. Marotta nel corso degli anni ha consolidato buone entrature con i grandi club europei, dal Real al Bayern. E’ in quelle riserve che si nascondono grandi quantitativi di personalità calcistica. Da lì potrebbe attingere il neoad nerazzurro per aiutare l’Inter.