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MILANO - Un Natale movimentato in casa Inter, con il caso Nainggolan che ha tenuto banco prima del big-match di San Siro contro il Napoli: «Ci dispiace per Radja perché è fortissimo, ma le regole all'interno di una squadra sono importanti quanto il pallone - ha detto il tecnico nerazzurro Luciano Spalletti alla vigilia della sfida contro i partenopei -. Questo non significa che è fuori rosa: è out per questa partita ma si allena con noi e poi tornerà in gruppo. Vedo poi che si va a cercare chi ha deciso questo provvedimento per darli meriti o demeriti ma noi siamo l'Inter di Zhang edstata è l'Inter di Zhang a prendere questa decisione, anche se è chiaro che io all'interno dello spogliatoio devo far rispettare le regole. Per il resto mancherà Miranda mentre tornerà dalla squalifica Asamoah che dovrebbe anche giocare dal primo minuto perché può darci freschezza».
L'ELOGIO DI ANCELOTTI - Contro il Napoli ci sarà da riscattare il pari beffa di Verona contro il Chievo, che ha ripreso i nerazzurri sull'1-1 al 91' con un gol di Pellissier: «La risposta positiva è stata vedere il dispiacere dei miei calciatori che vogliono scendere subito in campo per rimettere a posto quel risultato, anche se questa voglia non deve farci affrontare la partita in manierea nervosa perché ci troveremo di fronte un avversario che sa come si fa e che sa stare bene in campo. Non serve quindi l'impeto di quelli che vogliono reagire per forza, ma la personalità e l'intelligenza di una squadra che sa andare a vedere quando è il momento di affondare i colpi». Poi l'elogio di Ancelotti: «Lui è uno dei migliori se non il miglior allenatore che abbiamo in Italia. Ha saputo ottimizzare il buon lavoro fatto da Sarri mettendoci la sua esperienza e ne è così venuta fuori una macchina più precisa per andare a sviluppare calcio. Le differenze con il Napoli della passata stagione? Quello di Sarri era un calcio fatto più di schemi, di ripetitività di azioni in velocità anche un po' simili perché poi l'atteggiamento era sempre lo stesso, cioè quello di venirti a prendere alto, di non darti campo e soffocarti ma lasciava poi degli spazi. Ancelotti sceglie invece più il momento di quando venirti addosso o di quando lasciarti campo. Sono due filosofie differenti ma ugualmente reddittizie se sono messe a puntino e diventa ugualmente difficile andarci a giocare contro. Ancelotti fa un po' di paura perché è veramente quello che le ha vissute tutte e che conosce la materia più a fondo. E se decide di lasciare Insigne più alto senza fargli fare dei rientri o recintarlo sulla sinistra è perché sa che dopo ce l'ha più fresco quando è il momento di andare a colpire».
UN NATALE NEL PALLONE - Spalletti si è poi detto felice che la Serie A scenda in campo durante le feste natalizie: «Colgo l'occasione per augurare un Buon Natale a tutti gli sportivi e soprattutto alle persone che soffrono. Questo turno festivo è una bella novità ed è giusto giocare, perché il calcio è una delle forme di intrattenimento più amate dagli italiani. E il fatto che ci sia già tanta affluenza per questa partita è la risposta. È giusto che gli italiani passino un po' di tempo in famiglia ma poi facciano quello che piace loro e possano venire a vedere anche le partite facendo tutte e due le cose. Il pallone è il regalo più di moda per i bambini sotto l'albero e noi dobbiamo fare bene il nostro lavoro con professionalità dando poi ai tifosi la possibilità di vedere il calcio, o in tv con la famiglie o allo stadio per viverne le emozioni come faranno i nostri sostenitori. Ecco allora - ha concluso il tecnico dell'Inter - che sarà importante anche rendere gli stadi sempre più vivibili per le famiglie».
Gli auguri per un sereno #Natale agli #InterFans e il punto su #InterNapoli
— Inter (@Inter) 25 dicembre 2018
Tutto questo nella lunga intervista a mister Luciano #Spalletti alla vigilia del primo #BoxingDay della Serie A pic.twitter.com/MtxmyO5R3o