Ausilio: «L'Inter non sarebbe stata pronta per Ronaldo»

Il ds riavvolge il nastro del possibile acquisto di Dybala nel 2015: «Sono convinto che con un rilancio sarebbe venuto qui»
Ausilio: «L'Inter non sarebbe stata pronta per Ronaldo»© Bartoletti

In una lunga intervista a SkySport 24 Piero Ausilio ha ripercorso la sua carriera e i temi d'attualità dell'Inter. Il ds nerazzurro ha parlato del possibile acquisto di Dybala nel 2015: «Venne organizzato un incontro tra il presidente e Zamparini e il numero uno rosanero lo può confermare. Io sono convinto che se in quell’occasione l’Inter avesse avuto la possibilità di fare un rilancio economico di un certo tipo, e magari più voglia e determinazione nello spendere qualcosa in più, probabilmente Dybala sarebbe diventato un giocatore dell’Inter. L’offerta era decisamente inferiore rispetto a quella che poi fece la Juve che comunque offriva al ragazzo la possibilità di giocare la Champions League. Però la coppia Icardi-Dybala era intrigante per tutti, anche per il calciatore.

RONALDO - «Ronaldo? Bisogna essere onesti: noi non saremmo stati pronti per Ronaldo. Non è che dico no, io vorrei avere tutti i migliori calciatori del mondo. Ma ci sono momenti in cui te lo puoi permettere e altri momenti in cui, in modo sincero, devi dire no. Al di là che non ci sia stato proposto, l’Inter non avrebbe potuto sostenere quel tipo di operazione, neppure i 100 milioni e quello che poi è lo stipendio del calciatore. Bisogna essere molto onesti con le persone e dire quello che si può fare. Quello che oggi possiamo dire ai nostri tifosi è che stiamo lavorando duramente per far tornare l’Inter più presto possibile a vincere».

Nella prossima pagina i retroscena della trattativa per Modric...

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MODRIC - Ausilio poi ha spiegato i retroscena della trattativa per Modric: «Durante la trattativa di Vrsaljko gli agenti ci buttarono lì questa idea. Io rimasi sorpreso da quelli che erano i contorni. Nel senso che mi sembrava talmente strano che una società come il Real Madrid potesse privarsi di Modric dopo aver perso Ronaldo. Non ci credevo fino in fondo, ma allo stesso tempo mi sono detto perché non sognare? Mi limitai di rispondere che noi c’eravamo e, se è vero che quello che dite è realizzabile, parlatene con il Real e fateci sapere. Noi non ci siamo sentiti di iniziare una trattativa perché sapevamo anche quelle che erano le nostre possibilità. Gli agenti erano convinti di poter portare avanti una linea e che il giocatore si sarebbe potuto liberare. Ma ribadisco che noi non abbiamo mai avanzato nessuna offerta. Né al Real Madrid, né al calciatore. Sogno svanito? Oggi nel calcio non puoi dire mai mai a niente. Un ritorno di Mourinho? Il nostro è un progetto che parte ormai da un anno e mezzo con Spalletti e durerà ancora tanto tempo con lui». Uno sguardo al mercato dell'estate 2019: «Dovrà tenere conto del Fair play, ma non avrà più il problema del settlment agreement, quindi non ci aspettiamo acquisti stellari. E’ un mercato che sarà fatto puntando sui giocatori di qualità che possono migliorare l’Inter, ma anche puntando in qualche modo a fare cassa. Non si può pensare solo a comprare».

Nella prossima pagina le parole di Ausilio sulla cessione di Zaniolo...

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LA CESSIONE DI ZANIOLO - L'esplosione di Zaniolo ha riacceso i fari sull'operazione imbastita in estate con la Roma: «Oggi non baratterei il fatto di avere uno o due giocatori in più in cambio dei titoli che hanno portato-magari anche attraverso il sacrificio di questi ragazzi - all’Inter. Su tutti penso a Bonucci: è stato sacrificato in un’operazione con il Genoa nel 2009-2010 che ha portato all’Inter Milito e Thiago Motta. E sappiamo cosa ha vinto l’Inter grazie a questi due giocatori. Mi auguro che tra qualche anno parleremo di Zaniolo come ho parlato prima di Bonucci. Per prendere Nainggolan e vincere abbiamo dovuto sacrificare un ragazzo sicuramente di prospettiva».

Nella prossima pagina le parole di Ausilio sull'arrivo di Marotta...

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L'ARRIVO DI MAROTTA - Al fianco del ds ora c'è Marotta: «Non mi dà fastidio a livello di lavoro perché in realtà non è mai cambiato nulla per me. E anche adesso, già dopo i primi confronti con Marotta -c’è stima reciproca da tantissimi anni- e comunque lui è l’amministratore delegato. L’unica cosa è che, a differenza degli altri nel passato, lui ha una conoscenza diversa dell’area sportiva e io cercherò di beneficiare di questo. I rapporti con la Cina? I primi tre, quattro mesi sono stati un po’ difficili perché era tutto nuovo, per noi ma anche per loro. Ma hanno una grandissima capacità di assorbire le cose, imparando e facendo subito bene. In tre, quattro mesi era cambiato tutto: fortunatamente ad ottobre mi sono ritrovato ad avere un Presidente come Steven Zhang, da subito operativo a Milano, decisionista e che ha fatto da tramite tra noi e la Cina, la proprietà che di fatto era lontana in tante cose, a partire dal fuso orario per fare un esempio, non lontana, invece, in quello che era il sostegno, la vicinanza e il supporto. Mandare Zhang a stare tutti i giorni con noi a vivere la quotidianità è stata una scelta che in pochissimi mesi ha portato l’Inter ad essere strutturata come è oggi. Suning è ambiziosa e vuole una Inter che torni a vincere, non si accontenti di essere seconda o terza o quarta. Però per arrivare a vincere e soprattutto durare nel tempo devi creare delle basi, delle fondamenta. Non puoi pensare di essere una grande squadra perché vai sul mercato e compri i migliori calciatori».

 

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In una lunga intervista a SkySport 24 Piero Ausilio ha ripercorso la sua carriera e i temi d'attualità dell'Inter. Il ds nerazzurro ha parlato del possibile acquisto di Dybala nel 2015: «Venne organizzato un incontro tra il presidente e Zamparini e il numero uno rosanero lo può confermare. Io sono convinto che se in quell’occasione l’Inter avesse avuto la possibilità di fare un rilancio economico di un certo tipo, e magari più voglia e determinazione nello spendere qualcosa in più, probabilmente Dybala sarebbe diventato un giocatore dell’Inter. L’offerta era decisamente inferiore rispetto a quella che poi fece la Juve che comunque offriva al ragazzo la possibilità di giocare la Champions League. Però la coppia Icardi-Dybala era intrigante per tutti, anche per il calciatore.

RONALDO - «Ronaldo? Bisogna essere onesti: noi non saremmo stati pronti per Ronaldo. Non è che dico no, io vorrei avere tutti i migliori calciatori del mondo. Ma ci sono momenti in cui te lo puoi permettere e altri momenti in cui, in modo sincero, devi dire no. Al di là che non ci sia stato proposto, l’Inter non avrebbe potuto sostenere quel tipo di operazione, neppure i 100 milioni e quello che poi è lo stipendio del calciatore. Bisogna essere molto onesti con le persone e dire quello che si può fare. Quello che oggi possiamo dire ai nostri tifosi è che stiamo lavorando duramente per far tornare l’Inter più presto possibile a vincere».

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