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Dal nostro inviato FRANCOFORTE - Ha perso pure Nainggolan, Luciano Spalletti. Peggior antipasto per la gara con l’Eintracht (che si giocherà nel giorno del suo 60° compleanno) non poteva esserci. «L’Eintracht sta giocando un calcio importante e riesce a risolvere le partite anche da ultimo come contro l’Hoffenheim. Però la vita scorre velocemente e bisogna andare forte sempre: noi domani sera cercheremo di andare forte, dovremo avere le intenzioni corrette per portare a casa la partita, riuscendo a portar dentro anche le nostre ultime esperienze. Quello che ti devasta e ti uccide è credere di non essere all’altezza, ma le ultime partite internazionali disputate in questa stagione ci hanno dato qualcosa a livello di carattere da mettere dentro in un campo come questo. Conosciamo i pregi e i difetti dell’Eintracht, loro a volte, per l’impeto di fare gol si disuniscono e commettono errori, quindi dovremo essere bravi nella gestione della partita. Noi di solito abbiamo fatto bene a livello difensivo e mi aspetto di riprendere il passo a cui ci ha abituato la squadra. L’Inter deve mantenere la propria identità: noi abbiamo fatto partite migliori e peggiori ma non ci sono i rischi di dover ripartire da zero a livello tattico, quindi abbiamo le carte in regola per giocarci questa partita. Non mi stupirebbe se domani ci si mettesse qualcosa di extra per cui qualcuno possa meravigliarsi». «Icardi? Pensiamo a una partita che è importantissima».
ICARDI - Già i giornalisti tedeschi toccano il tema Icardi: «Quando si vestono colori importanti, come quelli dell’Eintracht e dell’Inter, ci sono sempre cose che girano come non vorresti. L’importanza del nome che porti sulle spalle è il costo che devi pagare a essere un calciatore di questo club. Noi ora però non abbiamo spazio per pensare ad altro, è una partita importantissima e un dispiacere extra è quelli che lasci fuori perché sono fuori lista, quello mi rattrista. Poi in campo ci va l’Inter, con il nome che porta. E deve sempre fare valere i principi di squadra forte». Cedric: «Riscatto? Non dipende da me».
CEDRIC - Con Spalletti in conferenza c’è il portoghese Cedric: «L’Inter ha creduto in me prendendomi a gennaio ed è un grandissimo onore per me, mentre io credo nelle mie possibilità. Io penso solo a fare il massimo per un minuto o per novanta, poi i discorsi sul riscatto non dipendono da me» Stasera ci sarà il tutto esaurito all Commerzbank-Arena con 48.000 spettatori, nel settore ospiti 2.660 interisti.