Inzaghi-Inter, il grande freddo. Come può salvarsi il tecnico

Solo un incredibile exploit in Champions può salvare l’allenatore: sul giudizio pesano come macigni i troppi punti persi in campionato

MILANO - Innanzitutto i numeri, spia inequivocabile della crisi: dalla stagione 1994/95, ovvero nell’era dei tre punti a vittoria, soltanto due volte l’Inter ha subìto più sconfitte dopo 26 gare in Serie A: 11 nel 2011/12 e 10 nel 1998/99. Per vedere invece un’Inter incassare 24 gol dopo le prime 13 trasferte stagionali bisogna risalire addirittura al 1947/48, senza poi dimenticare come in campionato solo Cremonese e Salernitana abbiano incassato più reti lontano da casa. Il tutto, shakerato con i pasticci combinati da inizio 2023 contro le medio piccole (0-0 a Marassi con la Samp, 0-1 in casa con l’Empoli, 2-2 a Monza, 1-0 a Bologna e 2-1 a Spezia) indica chiaramente come il giudizio sull’operato di Inzaghi sia altamente negativo. E, al netto di un incredibile exploit in Champions (martedì primo verdetto con il Porto al Dragão dove andrà difeso il gol di Lukaku all'andata), il giudizio rimarrà tale, considerato che la parabola dell’attuale campionato è del tutto simile a quella del primo con Inzaghi in panchina, con il crollo verticale dopo la sosta natalizia costato uno scudetto che pareva già in cassaforte.

Un anno di contratto

Aggravante molto pesante per l’allenatore, visto che non è riuscito a correggere i difetti emersi nel primo mandato che erano comunque stati messi in secondo piano dalle conquiste di Supercoppe e Coppa Italia. Beppe Marotta ha però ricordato come il primo obiettivo del club sia il campionato e lì Inzaghi ha tenuto un rendimento troppo negativo. Gli infortuni di Lukaku e Brozovic nella prima parte di stagione sono alibi che tengono fino a un certo punto, anche perché negli ultimi due mesi - anche alla luce di un calendario oggettivamente agevole e del ritmo non irresistibile tenuto dalle rivali - sarebbe stato lecito aspettarsi che la posizione Champions sarebbe stata già blindata. Invece l’Inter è in piena lotta, a distanze siderali dal Napoli. Inzaghi ha un solo anno di contratto e questo aiuterà a fare valutazioni non soltanto squisitamente economiche. Il fatto che l’Inter sia ancora in piena corsa in Europa, può anche portare a un ultimo colpo di coda all’allenatore anche se oggi il suo destino sembra segnato perché l’obiettivo primario del club, ovvero costruire un “instant team” per vincere la seconda stella dopo aver perso lo scudetto in volata una stagione fa, è svanito sotto il peso di un rendimento in trasferta che non porta neanche in Europa (6 ko, 2 pareggi e 5 vittorie in 13 partite). Altro dato su cui occorrerà riflettere a fondo quando si tireranno le somme sulla stagione.

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