Che aria tira? Il ds nerazzurro Piero Ausilio martedì e mercoledì ha preso un paio di aerei e si è recato prima a Barcellona, quindi a Manchester per seguire due dei quarti di finale di Champions League. Non una novità, nel senso che spesso Ausilio è stato avvistato sulle tribune dei più importanti stadi d’Europa (ieri Dario Baccin, suo braccio destro, era a Bergamo per Atalanta-Liverpool). Normale routine da direttore sportivo, un modo per aggiornarsi dal vivo e non solo tramite video e relazione degli osservatori. Un modo per visionare giocatori e tenere contatti con dirigenti e intermediari, ma soprattutto annusare l’aria che tira intorno ai top club continentali in vista del prossimo mercato. Quali saranno gli obiettivi? Quali giocatori potranno essere ceduti perché fuori dai futuri progetti?
La missione di Ausilio è stata dunque doppia. Da un lato sondare se società come Barcellona, Psg, Manchester City e Real Madrid la prossima estate avranno calciatori in esubero, magari finora non emersi e a basso costo, che potrebbero interessare all’Inter che - ricordiamo - dovrà muoversi sugli stessi binari degli ultimi anni, dunque chiudere il proprio mercato con un saldo in parità o se possibile in attivo. Dall’altro capire se queste grandi squadre hanno o avranno nel mirino alcuni giocatori dell’Inter. Il punto principale, come si può intuire, è proprio quest'ultimo, visto che la società nerazzurra in questi anni ha spesso dovuto accettare la corte per i suoi migliori elementi, ceduti comunque a cifre assolutamente importanti.
Inter, occhio al bilancio: Ausilio pronto
Basti pensare che dall’estate 2019 a oggi hanno lasciato Milano diversi titolari come Icardi (49 milioni), Hakimi (66.5), Lukaku (113), Onana (50.5) e Brozovic (18) con l'Inter rimasta però sempre assolutamente competitiva, come dimostrato lo scudetto ormai quasi cucito sul petto dei ragazzi di Simone Inzaghi. L’Inter, per questioni di bilancio, non ha incedibili. Certo, ci sono giocatori più intoccabili di altri, basti pensare ovviamente a capitan Lautaro Martinez, ma se fra due-tre mesi dovessero arrivare offerte “indecenti”, sarebbe difficile per Marotta e Ausilio dire di no. Anche per non farsi trovare impreparati, il ds nerazzurro è dunque andato in missione.