Inzaghi, l'avviso all'Inter: "Servono cinque attaccanti"

I piani dell’allenatore dopo la sconfitta contro il Sassuolo: "Due acquisti sono già stati fatti. L’anno prossimo ci saranno molte più partite, dobbiamo rinforzarci"
Inzaghi, l'avviso all'Inter: "Servono cinque attaccanti"© Getty Images

Simone Inzaghi vuole cinque attaccanti per la stagione ’24-25, quando l’Inter, oltre a volersi confermare in campionato, vorrà ben figurare in Champions e nel nuovo Mondiale per club. Il tecnico lo ha fatto chiaramente capire dopo il ko con il Sassuolo. Dunque, nonostante il ds nerazzurro Ausilio nei festeggiamenti per lo scudetto avesse sottolineato «sento dire che avremo cinque attaccanti, ma io penso che, alla fine, ne avremo quattro», Inzaghi ha invece spiegato: «L’anno prossimo ci saranno molte più partite, sicuramente dovremo rinforzarci. Due acquisti sono stati fatti: Taremi per esempio è un giocatore importante, però dovremo allungare il parco attaccanti».

Inzaghi vuole cinque attaccanti

Dunque, più che quattro, Inzaghi di attaccanti ne attende cinque. A Lautaro Martinez, Thuram e Taremi (che prenderà il posto di Sanchez, in scadenza), l’allenatore vorrebbe aggiungerne due, la conferma di Arnautovic e, non è un mistero, Gudmundsson del Genoa. L’Inter è a lavoro da tempo, ha il gradimento dell’islandese - nel mirino di diversi club -, ma sa che il Genoa lo valuta molto, una cifra più vicina ai 40 che ai 30 milioni. Serviranno cessioni minori per trovare i fondi, pazienza e una formula che preveda magari una contropartita (Zanotti?) e il prestito con obbligo. Il quinto attaccante, a meno che non arrivino due cessioni, sarà quindi Arnautovic o al limite Correa, ancora sotto contratto. Inzaghi ha fatto capire di voler tenere l’austriaco, ma se dovesse partire, non direbbe no a Correa, destinato a tornare dopo l’esperienza negativa all’Olympique Marsiglia. Anche per l’argentino, comunque, vale il discorso per Arnautovic: se dovesse arrivare una proposta intorno ai 7-8 milioni, la società lo cederebbe. A quel punto, con due uscite, Inzaghi vorrebbe un quinto “vero”, non un giovane.

Inter, Carboni e Lautaro

Per questo è da escludere che il quinto sia Valentin Carboni che sarebbe comunque “sprecato” nel ruolo: meglio un altro prestito per farlo crescere, sempre che non arrivino 30 milioni... La punta di diamante del pokerissimo che Inzaghi si attende di allenare nella prossima stagione, rimane chiaramente Lautaro Martinez. Il capitano si è inceppato, non segna dal 28 febbraio, ma rimane una garanzia. Lautaro resterà, c’è un contratto fino al 2026 a certificarlo, accordo che nelle prossime settimane verrà rinnovato. Tutti si sono esposti in tal senso e se non ci saranno clamorose sorprese, l’argentino firmerà fino al 2028 con l’ingaggio che salirà dagli attuali 6 milioni a 9 più bonus.

Le parole di Lautaro

Ieri il bomber argentino, intervenuto a “Che tempo che fa”, si è così espresso sul rinnovo: «Io bandiera? Si dice così. Da quando sono arrivato a Milano tutti mi hanno trattato sempre in modo speciale. Sono sempre grato di questo. Nel calcio non si sa mai quello che può succedere. A Milano sto benissimo, la famiglia idem. La mia volontà è di rinnovare con l’Inter. Speriamo si possa chiudere questa cosa». Il nerazzurro specifica poi quale sia il suo prossimo sogno: «Vincere la Champions League. Dopo aver conquistato il Mondiale, adesso manca quella». D’altronde: «il gol più importante della mia carriera è stato quello contro il Milan, la scorsa stagione, in semifinale». Capitolo scudetto, Lautaro si gode il trionfo: «Siamo entrati nella storia di questo grande club e per noi è una cosa importantissima la seconda stella. Da quando si facevano i calcoli per poterlo vincere contro il Milan, in quella data, per noi era diventata una cosa importante e bella. Conquistare lo scudetto a casa loro è stato meraviglioso, incredibile, un qualcosa mai successo. Due anni fa ci eravamo andati vicino, quest’anno era il nostro principale obiettivo. Abbiamo lavorato e sofferto tantissimo per vincere questa seconda stella».

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