Berardi, missione Mondiale. Pasqualin: Ricorda Del Piero

Prandelli lo segue, può strappare un posto in Brasile l'attaccante che è a metà tra la Juve e il Sassuolo. Vale già 20 milioni, il doppio rispetto all'anno scorso

TORINO - Due colori nel futuro di Berardi. Anzi, tre. Il primo è l'azzurro della Nazionale di Prandelli, il secondo e il terzo il bianco e il nero della Juve. Prandelli, dopo il poker rifilato al Milan, sta prendendo sul serio la candidatura per il Brasile dell'attaccante che è in comproprietà tra il Sassuolo e la Juve. Un colpo da sogno ratificato la scorsa estate, quando i campioni d'Italia misero le mani su uno dei gioielli più puri del calcio italiano (in cambio la metà di Marrone). Il valore di Berardi è raddoppiato in pochi mesi: adesso la valutazione base è di 20 milioni. Marotta lo prenota per una super Juve del futuro, il resto del mondo è arrivato in ritardo. E intanto il ragazzino sogna: con Rossi out, con Balotelli, Osvaldo e Gilardino, il baby  si potrebbe inserire nella corsa al Mondiale, probabilmente togliendo spazio a Insigne. 

 

 

TUTTI D'ACCORDO - Così Pasqualin, ex manager di Del Piero: «Paragoni con Del Piero? Andiamoci piano, se siamo in vena di paragoni iniziamo da Piola. Però sotto un aspetto mi ricorda Alex: sa fare gol, ce l'ha nel sangue. Il futuro? La Juve deve decidere con attenzione se portarlo a casa a fine stagione o lasciarlo maturare». Sicuro Anastasi: «E' il nome giusto per potenziare l'attacco l'anno prossimo». Tacchinardi fa un paragone diverso: «La Juve ha per le mani un altro Pogba». Pablito Rossi lo incorona: «Talento immenso, la Juve ha fiuto». Parole diverse, ma concetti simili. Berardi ha la stoffa del campione. 

 

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