TORINO - Jorge Sampaoli, ct del Cile, fa tappa a Torino nell’ambito del suo tour europeo allestito apposta per incontrare i giocatori della sua Nazionale sparsi tra Serie A, Liga, Premier... Lo incontriamo nella hall di un hotel nel centro della città, è reduce proprio da un incontro con Arturo Vidal e Mauricio Isla. Buenos dias, Sampaoli. Come ha trovato i suoi ragazzi? Forse Isla è un po’ abbattuto... «Beh, è chiaro che qualunque calciatore voglia giocare il più possibile. Ma lui sa che non rischia di perdere il Mondiale. E’ un esterno dotato di intelligenza tattica, qualità. Se spero che cambi club? Non so, dipende da lui. Per me cambia poco: resta imprescindibile anche se alla Juventus fatica a trovare spazi». Vidal gli spazi li ha trovati eccome, anche se dopo il match col Verona qualche strigliata se l’è presa... «Ho visto la partita, effettivamente ha avuto un calo. Ma sono sicuro che tornerà subito al top». Lui, Vidal, ha detto di ambire al Pallone d’Oro, ha detto che può diventare il centrocampista più forte del mondo. E’ d’accordo? «Beh, quanto al Pallone d’Oro è difficile: di solito vengono premiati gli attaccanti, i goleador. Di volante come lui, però, ce ne sono davvero pochi: è duttile, micidiale negli inserimenti, abilissimo a rubare palloni. Il Messi dei centrocampisti, dite? Massì, perché no: di Messi ce n’è uno solo, è inimitabile, ma possiamo dire che Vidal sia il Messi dei centrocampisti». E’ cambiato tanto, secondo lei, da quando è arrivato alla Juventus? «Sì, moltissimo. Conte e la Juve lo hanno davvero migliorato, lo hanno aiutato a sfruttare appieno le potenzialità enormi che aveva a disposizione. E’ diventato anche più maturo, all’inizio della carriera era un po’... loco ».
CORNACCHIA-RIVA
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