TORINO - Un conto sono le insidie che possono arrivare dal Trabzonspor, rispetto alle quali Antonio Conte ha abbondantemente allertato i suoi, un altro quelle derivanti dalle condizioni meteo. Da questo punto di vista l'incubo di Istanbul, con la Juve costretta a giocarsi le chance di qualificazione agli ottavi di Champions su di un campo di gioco reso impraticabile a causa di una forte nevicata, non si ripeterà. Potrà semmai piovere, in base a quelle che sono le previsioni meteo per le prossime 48 ore. Temperatura attorno ai 10 gradi centigradi, ma ambiente già caldo per le strade di Trebisonda. Il Trabzonspor cerca l'impresa, anche per non essere da meno rispetto agli acerrimi nemici del Galatasaray. E di autentica, clamorosa impresa si tratterebbe, visto che anche solo per mandare la Juve ai supplementari e accarezzare il sogno di qualificazione agli ottavi di Europa League la squadra del confermato tecnico Hami Mandirali dovrebbe vincere per 2-0. In caso contrario, cioè pur vincendo con due gol di scarto, a puntare la finale del 14 maggio sarebbero i bianconeri.
OTTOMANI - “All'attacco", così titolano alcuni quotidiani locali, spinti a credere all'impresa anche in virtù del probabile rientro tra gli undici titolari di Florent Malouda. Intanto in città si moltiplicano cappelli e bandiere ad hoc. E pure nell'aeroporto convergono tifosi che giungono apposta per l'evento da città vicine o dalla stessa Istanbul. Tutti, o quasi, con il classico cappellino del Trabzonspor: quello con il 61 in bella vista. Già, il minuto nel quale lo stadio ribolle per ricordare il 1461, anno della conquista dell'Impero di Trebisonda da parte dei Turchi Ottomani.