Abete: «Mariella Scirea tiene alto quel nome»

Il presidente della Figc: «C’è l’obiettivo della Federazione di un ricordo specifico di Scirea in quel luogo perché ha onorato il nostro mondo come giocatore e uomo»
ROMA - "Questa mi sembra ovviamente un'invasione di campo. Penso sia naturale che in primis la signora Scirea voglia tenere alto il nome e l’immagine di suo marito che ha onorato il calcio italiano a 360 gradi con la maglia della Juve e dell’Italia". Così il presidente della Figc, Giancarlo Abete, commenta il comunicato con cui i Drughi, gruppo di tifosi bianconeri che occupano la curva sud dello Juventus Stadium intimano alla vedova Scirea di non utilizzare il cognome del marito, dopo che questa aveva minacciato di toglierlo al settore dello stadio da cui più volte sono provenuti cori razzisti. "Sono stato due volte in Polonia a visitare il luogo dove è deceduto - rileva il numero uno del calcio italiano, a margine dell'annuncio del vincitore del Premio Bearzot, avvenuto in Federcalcio -. Oggi tra l’altro c’è l’obiettivo della Federazione di un ricordo specifico di Scirea in quel luogo perché ha onorato il nostro mondo come giocatore e uomo. Merita il massimo rispetto e questo dovrebbero ricordarlo coloro i quali hanno l’opportunità di essere in un luogo dello stadio che lo ricorda". Abete quindi parla della sfida di Europa League tra i bianconeri di Conte e la Fiorentina, valida per l'ottavo di Europa League, e in scena stasera proprio nello stadio juventino: "È una partita importante nello scenario internazionale, bisogna cercare di trasferire una dimensione positiva del nostro calcio. È un peccato che le due squadre siano state sorteggiate insieme, una uscirà ma sono due squadra attrezzate per arrivare fino alla fine".

ABETE SU BALOTELLI -"Non penso che in questo momento il problema di Mario Balotelli sia legato agli atteggiamenti. Anche in alcune partite recenti, il problema è legato all'aspettativa di un contributo maggiore in termini di capacità di incidere sulla partita". È l'analisi del presidente della Figc, Giancarlo Abete, in merito alla situazione dell'attaccante del Milan e della Nazionale, Mario Balotelli. "Chiaramente a una persona come Balotelli - spiega il numero uno del calcio italiano a margine dell'annuncio del vincitore del Premio Bearzot -, che spesso è in grado potenzialmente di poter fare la differenza, si chiede che la faccia più volte". Il presidente fa suo quindi l'avvertimento del ct Prandelli che ieri ha detto che, in vista del Mondiale in Brasile, "l'unico sicuro del posto è Buffon". "Su questi versanti il ct sta stimolando tutti - aggiunge Abete -, lo ha fatto anche nella giornata di ieri spronando a dare il massimo, perché poche persone hanno la garanzia di Brasile 2014. Mancano pochi mesi, bisogna dare il massimo e arrivarci con condizione, spirito e concentrazione giusti. Poi il tecnico farà le sue scelte quando sarà il momento, questo vale per tutti. Poi c'è Buffon che fa storia a sé...".

ABETE SU PRANDELLI -"Sul rinnovo di Prandelli le situazioni sono chiarissime, c'è una posizione della federazione che è proiettata al rafforzamento del rapporto con il ct, e dare continuità a prescindere dal risultato in Brasile 2014, perché bisogna fare una programmazione che vada al di là del singolo risultato. Abbiamo preso l'impegno entro il mese di marzo di sciogliere questo tipo di nodo andando a trasferire le nostre volontà condivise". Lo ha detto il presidente della Figc, Giancarlo Abete, in merito al possibile rinnovo del contratto del commissario tecnico Cesare Prandelli. "C'è stima e fiducia nella persona - riconosce il numero uno del calcio italiano, a margine dell'ufficializzazione di Ancelotti come vincitore del Premio Bearzot, svoltasi in Federcalcio - per quello che ha fatto lui, e il suo staff, in termini tecnici e valoriali che comunque sono anche questo un valore importante del calcio italiano".

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