Sanchez riapre i giochi e la Juve c'è sempre

L’ex Udinese, già mesi fa, aveva espresso gradimento all'ipotesi di trasferirsi ai bianconeri
TORINO - «Non smentisco le voci su Sanchez. È un grande giocatore che tempo fa si è trasferito per una cifra importante dall’Udinese al Barcellona. Ora fa parte della rosa blaugrana. E non aggiungo altro...». La traduzione: l’ad bianconero Beppe Marotta ammette che il cileno è tornato a piacere alla Juve, ma come tutti gli ottimi calciatori fa capire che ha un prezzo non indifferente. Adeguare l’ingaggio del Nino Maravilla, al quale il connazionale Vidal continua a dipingere il quadro bianconero nelle tonalità migliori, non sarebbe un problema (la Juve può permettersi di offrire all’attaccante più dei 3 milioni netti più bonus che prende a Barcellona, con scadenza 2016), mentre l’arte diplomatica dovrà essere impiegata per strappare il sì ai catalani: prestito oneroso e riscatto nel 2015 a 20 milioni complessivi, questo il piano di battaglia del club di corso Galileo Ferraris.

C’È IL SÌ - L’ex Udinese, già mesi fa, aveva espresso gradimento all’ipotesi di trasferirsi alla Juventus. Il discorso, quasi un anno più tardi, non è cambiato di molto. La squadra di Antonio Conte si è mantenuta al vertice del campionato italiano e per la stagione a venire punta a imporsi tra le prime anche in Champions League. Una prospettiva che non spiace affatto al blaugrana: ha voglia di tornare in Italia, Sanchez, e al proprio entourage ha ribadito l’apprezzamento di fronte alla prospettiva di lavorare con Conte.

NON SOLO POGBA - «Se resta al 100%? Dobbiamo essere ottimisti - aggiunge Marotta sul futuro del tecnico -. Come abbiamo detto più volte, questo è però il momento di concentrarsi sui due obiettivi che dobbiamo raggiungere: campionato ed Europa League. C’è grande motivazione, ci stiamo giocando davvero tanto e vogliamo continuare il percorso di crescita: ora come ora, Real e Bayern sono a un livello più alto. Noi, comunque, allestiremo una squadra per onorare al meglio il nostro girone di Champions, tra qualche mese. Pogba? Vale molto, decisamente ha un prezzo più alto rispetto a quello fatto per giocatori che gli sono inferiori». Intanto qualcosa più di 20 milioni, ma da scucire già nella sessione di mercato di quest’estate, può scalfire il muro che il Bayern (si vedrà quanto strategicamente) alza su Mario Mandzukic (che piace e non poco anche al Real di Carlo Ancelotti). «Resterà». «L’arrivo di Lewandowski non equivale alla partenza di Mandzukic». «È un punto di forza della squadra». Sono alcune delle posizioni tenute fin qui da Karl-Heinz Rummenigge. Nel frattempo rimangono intensi i rapporti tra la Lazio e i dirigenti bianconeri per destinare Fabio Quagliarella nella Capitale e Antonio Candreva (a metà tra i biancocelesti e l’Udinese) a Torino. Senza dimenticare che nei piani juventini, per la fascia sinistra, c’è sempre Senad Lulic.


ALESSANDRO BARETTI
ANTONINO MILONE

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