Conte: «Juve di carattere. A Torino ribaltiamo tutto»

Il tecnico dei bianconeri: «Vucinic mi è piaciuto, non lo giudicate solo per il gol. Distrazione fatale sulla prima rete incassata: sui corner marchiamo a uomo. Abbiamo imposto il nostro gioco al Benfica, che di solito a casa sua lo impone agli altri»
Conte: «Juve di carattere. A Torino ribaltiamo tutto»© LaPresse
LISBONA - «Avevo bisogno di un attaccante che potesse tenere palla e nello stesso tempo fosse capace di attaccare gli spazi». Conte risponde così alla domanda che tutti, dopo 45 minuti avrebbero voluto fargli, ovvero: perché aveva scelto Mirko Vucinic, non certo nel momento migliore della sua carriera. Conte, ovviamente, lo difende: «Non dovete giudicare la prestazione solo dal gol, io della prestazione di Mirko sono molto contento».

OTTIMISMO - Ma al di là della questione Vucinic, Conte è davvero soddisfatto della squadra: «La Juventus meritava molto, molto di più: per come ha giocato, per quello che ha creato, per l’insieme della prestazione... Sì, forse dovevamo essere più cattivi e determinati sotto porta e fare almeno un gol in più, ma se devo trovare un altro aspetto positivo allora dico che il risultato è ampiamente ribaltabile nella gara di ritorno la prossima settimana. Abbiamo concesso pochissimo al Benfica, anche a livello di possesso palla, che è stato molto basso rispetto alle lore medie. Siamo venuti a giocarci la partita, penso sia stata una bella semifinale, abbiamo massimo rispetto per il Benfica, ma crediamo di poter passare il turno». Capitolo Tevez: «Ero molto in dubbio se schierarlo o meno. Fino all’ultimo sono stato incerto, ma alla fine sono felice per il gol e per la prestazione. E’ uscito stremato, ma non sente più dolore»

INESPERIENZA - «Ci sono rimasto per aver preso un gol dopo due minuti su un calcio da fermo, dobbiamo essere più attenti e precisi perché marchiamo a uomo. Ma devo dire che sono soddisfatto per la reazione e la personalità. Inesperienza internazionale? Sì, quella ce l’abbiamo, è un gruppo vergine d’Europa che in questi due anni ha però fatto passi da gigante. Ora dobbiamo conquistare questa finale e progredire, ma il gol preso all’inizio non c’entra con l’Europa: è stata una disattenzione e basta. In fondo con un pizzico di fortuna in più saremmo qui a parlare di un altro risultato».

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