TORINO - Alla fine della partita c'è Sebastian Giovinco ai microfoni di Sky.
Il momento per gioire c’è nonostante il dolore alla coscia.
Sì, quello passa in secondo piano quando ci sono queste soddisfazioni, quando ci sono queste vittorie è giusto che si festeggino.
Uno dei momenti chiave della tua stagione è stato l’abbraccio di Conte dopo i fischi dei tifosi.
Sì, sono cose che aiutano anche a crescere, perché comunque tutte le cose aiutano a crescere. Penso che da lì la stagione sia cambiata, da parte mia, da parte dei tifosi, però non voglio più pensarci, voglio solo pensare a cose positive, a cose belle.
Qual è il momento in cui hai capito che quest’anno lo scudetto era vinto?
A dir la verità, ci abbiamo sempre creduto, era difficile pensare che potesse essere diverso, anche se comunque la Roma ha fatto un campionato importante, ma noi sicuramente siamo stati devastanti ed è uno scudetto strameritato.
Hai imparato qualcosa da un campione come Tevez?
Io penso che la differenza la faccia, nel suo modo di giocare, la cattiveria. È quello che magari un po’ mi manca, però sicuramente c’è ogni giorno sempre da imparare, ma non solo con lui, con tutti i miei compagni. Penso che questo sia importante per vincere, perché un gruppo possa andare avanti con queste vittorie.