Juve, se Conte lascia spunta anche Mihajlovic

Non solo Spalletti-Simeone: l'outsider è il tecnico doriano
TORINO-  Toh: anche il buon Sinisa. Si allarga la lista di allenatori candidati alla successione di Antonio Conte, in questo scenario ancora e sempre in bilico tra una rottura definitiva con la società e l’ennesima ripartenza dell’allenatore salentino alla guida dei bianconeri. Anche Sinisa Mihajlovic, 45enne allenatore della Sampdoria, è iscritto nella lista che i vertici della Juventus, per forza di cose, hanno davanti ai loro occhi. Obtorto collo, una società che vive momenti così delicati e inevitabilmente ambigui non può restare con le mani in mano, in attesa di chissà quale accadimenti miracolosi. Di qui la necessità di seguire pure un binario parallelo, dietro alla rotta primaria: ovvero mandare in onda la strategia migliore per trattenere Conte. E per trattenerlo in un clima di rinnovata stima tra motivazioni lucidate, con allegato un rinnovo contrattuale oltre il 2015. Il binario parallelo, che scorre sotto terra e a tratti compare come un fiume carsico, è l’ormai famoso piano B, che negli ultimi giorni si sta dilatando e arricchendo di indiscrezioni e novità, man mano che la «stanchezza» di Conte si è materializzata in tutta la sua potenza: fino a partorire una fumata a dir poco grigia, dopo l’incontro di giovedì a Vinovo con il presidente Andrea Agnelli e l’amministratore delegato Beppe Marotta.

LE RISERVE - Mihajlovic, tornato in Italia a novembre dopo aver guidato la Serbia, è sotto contratto con la Sampdoria sino a fine stagione, ma concretamente ha già in tasca anche il rinnovo contrattuale. Gli accordi presi a suo tempo con la società ligure prevedevano infatti un rinnovo automatico del contratto in caso di salvezza della Samp. Tutto bene, fin qui. Ma l’allenatore di Vukovar, 45 anni compiuti a febbraio, non ha ancora sciolto ufficialmente le riserve. Al contrario, ha lasciato che corressero dubbi in ordine sparso. Tanto che la società doriana dovrà attendere la conclusione della stagione, a meno di accelerazioni al momento non preventivabili, per poter avere la certezza di continuare con Mihjlovic. Il tecnico ha collaborato e collabora con la dirigenza per la pianificazione del ritiro estivo, di una tournée all’estero, ma nello stesso tempo ha chiesto tempo, prima di benedire il papiro che riporta il rinnovo contrattuale. E di azzerare le remore che albergano nel suo animo. C’è tutto un filone di mercato che pone Mihajlovic in attesa (anche) di novità da Roma, sul fronte laziale, dove Edy Reja è in bilico. Il legame anche sentimentale tra il tecnico serbo e la Lazio è fortissimo: Mihajlovic da giocatore ha vissuto un’avventura lunga e speciale a Roma, tra la vittoria di uno scudetto, di una Coppe delle Coppe, di una Supercoppa europea, di 2 Coppe Italia e di altrettante Supercoppe nostrane. Ma adesso compare anche la Juventus, all’orizzonte di Sinisa. Allenatore giovane quanto già ricco di esperienza, specialmente nel campionato italiano: avendo guidato negli ultimi anni il Bologna, il Catania, la Fiorentina, prima di trasformarsi in ct e di tornare in Italia, a Genova. Ed è curioso, allora, far riferimento in questo contesto anche a Roberto Mancini: grande amico ed ex compagno di Sinisa, altro candidato forte alla panchina dei bianconeri, in caso di rottura contiana. In uesta griglia compare pure il nome di Luciano Spalletti, corteggiato anche dal Milan, esonerato dallo Zenit, ma sotto contratto in Russia fino al 2015. Mentre il sogno, tanto per intenderci, porta al Conte di Madrid: Diego Simeone, deux ex machina dell’Atletico.

Marco Bonetto
Guido Vaciago


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