Mattiello: «Juve, sarò il Gerrard della difesa»

Brilla con l’Under 20 dopo l’esordio in Serie A. «Crescere con questi campioni è impagabile»
TORINO - Sognava Steven Gerrard, ora si accontenta di guardare da vicino i segreti di Asamoh e Lichtstenier. Federico Mattiuello si prende la settimana della vita; esordio in massima serie contro il Parma, maglia azzurra under 20 regalata da Evani contro la Francia under 21. Alla Spezia, stadio Picco, il suo ingresso cambia la gara, con il tecnico azzurro che lo schiera prima da destra poi a sinistra, esterno alto, mettendo in difficoltà netta i transalpini, dopo che Foulquier, altro esterno del Granade, e Mendy, altro bel pezzo dell'Olimpique Marsiglia, avevano fatto il bello ed il cattivo tempo sulle fasce, per la verità insieme a Coman, che quando si è acceso, ha fatto vedere lampi unici. Mattiello tiene, e con Politano, come lui entrato a gara in corso, pezzo dopo pezzo alza la squadra portandola al pareggio. L’emozione A fine partita, quando hai la possibilità di vedere a ritroso il film di questi giorni, non puoi che essere soddisfatto: «Un gran bel momento, un premio a tanti sacrifici fatti in questi anni. E' dal primo provino con la Juventus, quando Giovannini allora direttore sportivo della Lucchese, mi portò a Torino, che ho sperato quel momento vissuto contro il Parma. Ancora adesso è un'emozione molto forte». Nato esterno basso però: «Si, in azzurro Evani mi impiega più avanti, ma io nasco difensore: posso giocare a 3 o a 5, ma sono ancora in fase di costruzione, mi adatto senza problemi, ho tutto da imparare». Allegri, la fiducia, la massima serie: «Devo ringraziare lui e tutti i compagni che mi hanno reso l'esordio facile. Campioni si è quando si fanno sentire i giovani tranquilli, e tutto il gruppo ha saputo mettermi nelle migliori condizioni. Quando mi hanno chiamato per scal-darmi ho percepito un’emozione enorme, prima no, neanche quando il risultato si dilatava».

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