Supercoppa Tre milioni di motivi per giocare a Doha

Le due società si divideranno l’ingaggio e i diritti televisivi. La partita sarà solo l’antipasto di un programma... Mondiale
TORINO - E’ il Paese più ricco del mondo e non fa a per nasconderlo. Anzi, il problema del Qatar è proprio quello di farsi notare, attirando l’attenzione del mondo e incrementando il giro di affari. La strada più breve è lo sport, moltiplicatore globale di visibilità mediatica che non ha eguali. E’ un piano scientifico, quindi, quello dello sceicco Tamim bin Hamad Al Thani, 34 anni, il più giovane monarca del mondo, che ha studiato a Londra e ha ereditato la guida del Paese nella scorsa Primavera. Le immense riserve di gas naturale (le terze del mondo) danno al Qatar una ricchezza quasi incalcolabile (la sola Investmente Authority, l’ente governativo che gestisce gli investimenti nazionali ha risorse per 380 miliardi di euro), ma la famiglia Al Thani vuole un salto di qualità: non basta più essere la nazionale con il reddito pro capite più alto del mondo (102 mila dollari all’anno), ora vogliono che il mondo si accorga di loro. E non si pensi solo a questione di orgoglio: l’obiettivo dello sceicco è diversificare l’economia, andare oltre il gas e il petrolio, imponendo il Qatar come riferimento mondiale.

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