TORINO - Mentre in Francia se la prendono con la Juventus perché - secondo l'esperto di marketing Franck Hoquemiller, della società Vip Consulting - Paul Pogba non ha uno sponsor personale perché «giocare nella Juventus non è un vantaggio», emerge un retroscena sulle trattative fra la Nike e il Polpo.
IN MINO VERITAS - Nelle ripetute visite a Vinovo di Mino Raiola, che da qualche mese ha il controllo totale delle attività del francese, si è infatti parlato anche di questo argomento. Sul tavolo un'offerta del colosso americano di tre milioni all'anno per i prossimi dieci anni, per un totale di trenta milioni. Ma l'offerta è stata, per il momento, rifiutata dal manager. Per avere un ordine di idee, Cristiano Ronaldo prende da Nike circa 7 milioni all'anno, Messi da Adidas una cifra superiore ai 6, ma stiamo parlando di plurivincitori del Pallone d'Oro. Sono in pochi, nel campionato italiano, possono vantare contratti più ricchi di quello offerto a Pogba.
L'ASTA CONTINUA - Insomma, Pogba, che si diverte a indossare alternativamente gli scarpini di Adidas e Nike, come se fosse un ragazzo che va a giocare con gli amici, per ora rimane senza sponsor. Ma per sua scelta. E di Raiola, che fa quello che gli riesce meglio: alimenta un'asta. E' probabile che Pogba firmi un contratto entro i prossimi sei mesi. Ed è probabile che sia più remunerativo dell'offerta di Nike.Con buona pace di monsieur Hoquemiller.