Roma-Juventus, il paradosso: più spendi meno vinci

Una partita che va oltre il terreno di gioco perché i due club, spesso e volentieri, hanno fatto a botte (metaforicamente parlando) pure sul mercato
Roma-Juventus, il paradosso: più spendi meno vinci© Foto Pegaso
TORINO - Roma-Juventus è una sfida sempre particolare. Tecnica e agonistica con emozioni e brividi in quantità industriale. E neppure i 9 punti che separano le due squadre scalfiranno il duello che ci si attende domani sera all’Olimpico della capitale. Ma è anche una partita che va oltre il terreno di gioco perché i due club, spesso e volentieri, hanno fatto a botte (metaforicamente parlando) pure sul mercato. Quest’estate, per esempio, si sono date battaglia per l’attaccante del Verona Juan Iturbe. L’argentino si è trasferito alla Roma anche perché, ad un certo punto, Beppe Marotta ha deciso di dirottare l’interesse su Morata. Spendendo 20 milioni anziché i 30 chiesti dai veneti (a bilancio la Roma ha messo 22 milioni, ma l’operazione complessiva è stata di gran lunga superiore). Stesso discorso per il greco Manolas, centrale difensivo, un tipo tosto, che alla fine è approdato alla corte di Garcia, ma il cui rendimento è stato assai inferiore rispetto al suo predecessore Benatia, ceduto al Bayern Monaco. Del resto, conti alla mano, il greco è costato 13 milioni, esattamente la metà di quanto la Roma ha incassato per il marocchino: qualcosa vorrà pur dire...

IL CONFRONTO -  Alla luce di tutti i colpi di mercato della stagione chi ha fatto gli affari migliori? La classifica parla chiaro, anzi in bianconero. La Juve ha speso metà della Roma (46,5 milioni contro gli 81,65 dei giallorossi), con un saldo inferiore oltre la metà (16,75 a fronte dei 34,75 milioni della Roma, vale a dire 18 milioni di differenza, l’equivalente di due ingaggi da top player) e ha nove punti di vantaggio in classifica, che a questo punto della stagione non sono pochi. E se per caso dovesse sbancare domani l’Olimpico il distacco salirebbe a 12 punti, un abisso per le già tenui speranze tricolori dei giallorossi. Beppe Marotta e Fabio Paratici hanno operato con intelligenza, senza scialacquare ma con le idee chiare sugli obiettivi, anche corposi, come Alvaro Morata, l’acquisto più pregiato del mercato estivo. Non solo. Hanno ipotecato alcuni tra i giovani più interessanti del calcio italiano come Daniele Rugani, centrale dell’Empoli e dell’Under 21, uno che piace addirittura all’Arsenal, che è stato già acquistato a titolo definitivo. E poi ci sono Simone Zaza e Domenico Berardi del Sassuolo che restano sempre in orbita bianconera, oppure Stefano Sturaro, promettente centrocampista, preso l’estate scorsa, lasciato al Genoa e poi chiamato a Torino a gennaio.
Camillo Forte-Marina Salvetti

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