Corsi: «Juve-Empoli, sfida dei modelli italiani»

Il presidente dei toscani: «Juve su un altro pianeta. Ma Empoli elettrizzato: stupiremo»
Corsi: «Juve-Empoli, sfida dei modelli italiani»
TORINO - «Per noi Juventus- Empoli è un evento. Per i ragazzi, il mister, tifosi. Avremo più di mille tifosi al seguito, un’enormità rispetto al solito: e questo la dice lunga su come viviamo questa partita... Si tratta di un’occasione per fare bella figura. Cercheremo di goderci l’esperienza e chissà, magari stupire...».

Presidente Corsi, Juventus ed Empoli sono società completamente diverse ma rappresentano due modelli positivi di gestione sportiva in una Serie A “in difficoltà”.
«Diversa ribalta internazionale, diversi obiettivi, diversi bilanci... La Juventus punta a scudetto e trofei europei, mentre da noi puntiamo a conseguire risultati ma anche a creare giocatori puntando sul vivaio o valorizzando calciatori che vengono dalle categorie inferiori. Far sbocciare ragazzi come Rugani, Valdifiori... per noi è importantissimo: ormai ci siamo creati un’immagine che ci pone in una situazione di privilegio rispetto ad anni fa. I bimbi, le famiglie della Toscana scelgono i nostri vivai per questo».

Ha citato Rugani: il suo passaggio alla Juventus è ormai da considerare per fatto o potrebbero esserci dei colpi di scena?
«Beh, da che so io la Juventus ha acquistato la metà di Rugani con l’idea di farlo poi entrare nella sua rosa. Noi puntiamo a goderci le sue prestazioni per le prossime partite con la consapevolezza che a fine stagione andrà via».

Anche Coman potrebbe essere oggetto di discussione con i bianconeri? Vi piacerebbe?
«Ci piacerebbe, sì. Anche se in attacco abbiamo Mchedlidze e Pucciarelli che ora sono al 50 per cento della loro crescita e l’anno prossimo potranno colmare il margine. Però, di sicuro, se Coman gioca 25-30 partite da titolare fa il salto di qualità. Vedremo che succederà. Per adesso, siamo concentrati sulle prossime partite: ci manca ancora qualche punticino per mettere al sicuro la salvezza».

Insomma, con la Juve volete proprio stupire...
«I ragazzi ci pensano. Nello sport la missione impossibile ci può stare, è proprio l’imprevedibilità il valore aggiunto del calcio. Andando oltre i propri limiti si possono compiere grandi imprese. Nel nostro campionato ci sono tanti campioni, o cosiddetti tali, che sonnecchiano e danno il 60 per cento o che sono in fase calante. Secondo me la Serie A si è impoverita e può riprendersi solo se tutti iniziamo a puntare su vivai e categorie inferiori».

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