Cavani, missione Juventus. Psg in pole su Pogba

Al Khelaifi: «Sì, ho incontrato Paul, lo voglio». Oggi summit a Parigi per il bomber
Cavani, missione Juventus. Psg in pole su Pogba© LaPresse
TORINO - Ordunque, Nasser Al-Khelaifi, il presidente del Psg, adesso allunga le mani sul Polpo bianconero anche pubblicamente, senza più remore. E il fatto che la vicenda si stia arroventando è dimostrato proprio dalle ultime dichiarazioni del proprietario qatariota del club. Che investono non solo il futuro di Pogba, ma pure il destino di Cavani, principale obiettivo della Juventus per rinforzare l’attacco: a maggior ragione se Tevez dovesse levar le tende (e il Boca, si sa, è in pressing per cercare di riportare in patria l’Apache già alla fine di questa stagione). Le trattative si intrecciano, l’intrigo di mercato è sotto gli occhi di tutti, le indiscrezioni si rincorrono. Tanto che sul quadro internazionale c’è anche qualche operatore di mercato che si spinge a parlare di una sorta di preaccordo tra Pogba e il Psg (o qualcosa di molto simile), sulla base di oltre 10 milioni di euro netti di ingaggio a stagione (fino a 12 con il massimo dei bonus: una cifra esorbitante, anche se paragonata allo stipendio già eccezionale del francese a Torino: 4,5 milioni con i premi). Un’intesa, peraltro, che viene smentita dall’agente dello juventino, Raiola, artefice, coprotagonista e intermediario da settimane di contatti e trattative con i vertici della società francese. E così il libro del Polpo propone le sue nuove pagine. Con il Psg che già da qualche tempo appare comunque in pole, nella corsa al centrocampista. In particolare, la mossa dialettica, chiamiamola così, di Al-Khelaifi porta a galla il desiderio di stanare progressivamente la Juventus. Juventus che, a sua volta, è in contatto pressoché continuo con i due agenti storici di Cavani, Anellucci e Triulzi, rappresentanti anche di Dybala, altro obiettivo primario dei bianconeri per il settore offensivo (e una rivoluzione estiva a Torino è fin scontata, con Llorente destinato a essere ceduto, con Coman destinato a essere “affittato” affinché giochi altrove con continuità e con Matri destinato a chiudere il suo prestito in bianconero: e tutto ciò senza neanche tener conto della variabile Tevez).

Cavani in partenza, se... - Riavvolgiamo il nastro e andiamo per ordine. Si comincia con le parole di Al-Khelaifi, che per la prima volta ha confermato pubblicamente di aver visto Pogba (a metà marzo a Montecarlo. Si ricorderà: la fuga di notizie fu... rapida, pur tra successive smentite apparse subito quantomeno traballanti). Il presidente del Psg lo ha ammesso a Le Parisien: «Sì, l’ho incontrato. Paul è un grande talento, è francese e in più è parigino. Ma tutti i grandi club lo vogliono». Di lì innanzi, il passaggio su Cavani, in fibrillazione a Parigi (vorrebbe andarsene, ha già litigato più volte con il tecnico Blanc): «Ma Cavani è giovane e rappresenta il futuro del nostro club. La sua ultima prestazione con il Lilla ha mostrato il suo talento (2 gol e un assist, ndr). Ha solo bisogno di più fiducia, comunque resterà a Parigi anche l’anno prossimo». Infine: «Un’offerta da 50 milioni di euro per il suo cartellino? Non la guarderei nemmeno », la replica di Al-Khelaifi a una domanda relativa in particolare allo United, ma riferibile anche alla Juventus. D’altra parte Cavani ha un contratto a Parigi fino al 2018 e ognuno tira l’acqua al proprio mulino. «Edinson vuole incontrarci? Non ho appuntamenti con lui», la secca puntualizzazione del presidente parigino. Ma oggi, in realtà, un primo summit a Parigi ci sarà per davvero. Nella capitale francese torneranno i suoi agenti, per discutere con Cavani e con suo fratello, da qualche tempo in prima fila anche lui (pure tra più di qualche frizione, va detto) nella gestione del futuro del bomber.

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