Champions League, la Juve tiene testa ai Paperoni d’Europa

I 4 club semifinalisti sono nella classifica dei dieci più ricchi al mondo: bianconeri in ascesa
Champions League, la Juve tiene testa ai Paperoni d’Europa© LaPresse
TORINO - E’ vero che i soldi aiutano a vincere, ma è anche vero che vincere permette di “fare” soldi. Il calcio moderno funziona così, sempre di più. E non è per caso, dunque che la Juventus tornata a sedersi al tavolo con le prime quattro d’Europa, possa finalmente prendere in esame la concreta possibilità di arrivare a un pareggio di bilancio nella prossima gestione senza l’obbligo di castrare gli investimenti sul fronte sportivo. Perché la Champions sul campo va sempre più di pari passi con quella dei conti. Così abbiamo deciso di analizzare i bilanci e l’evoluzione delle “big four”, le quattro grandi d’Europa dal punto di vista economico. Perché si tratta, premettiamolo subito, di un confronto tra giganti: tre delle quattro squadre (manca il Manchester United che si piazza al secondo posto dopo il Real Madrid, ma appena prima di Bayern Monaco e Barcellona) più ricche del mondo e la Juventus che in quella classifica si piazza al decimo posto. Di gran lunga, però, prima tra i club italiani e, quel che più conta, con un modello gestionale che l’avvicina sempre più allo standard dei super club. Al netto, come potete vedere dai grafici “a torta” riportati in apertura di pagina, del peso ancora preponderante degli introiti da diritti tv.

DIFFERENZE - Prima di addentrarci nei confronti economici, è interessante esaminare la differenza di “governance” e nella struttura societaria tra i vari club. Il Barcellona, per esempio, è una polisportiva che deve tenere conto delle altre discipline (basket, hockey a rotelle, pallamano ecc) perché contribuiscono ad appesantirne il bilancio. Infatti, l’ultimo bilancio per sezioni, mostra un utile lordo di € 144,8 milioni (€ 106,7 milioni nel 2012/13), riguardante la prima squadra di calcio e una perdita lorda complessiva di € 103,7 milioni (€ 60,8 milioni nel 2012/13) per tutte le altre sezioni sportive. Si pensi che il costo del personale della Sezione Basket è di € 18.250.000 a fronte di ricavi per € 4 milioni. La sezione del “Fútbol Base” mostra un costo del personale di € 13 milioni circa a fronte di ricavi per circa € 3 milioni. Senza addentrarci troppo nei compiti della Junta directiva, ricordiamo che il Barcellona è diretto dall’assemblea dei soci: il loro numero dei è di 153.458 (161.197 nel 2012/13) di cui 39.477 donne. Anche il Bayern ha dei soci, ma accanto alla “FC Bayern München eV” che al 28 novembre 2014 contava ben 251.315 soci, ci sono potenze assolute come Adidas, Audi e Allianz che detengono l’8,33% ciascuna. Anche il Real Madrid, come il Barca, è una polisportiva e questo incide sui conti per calcolare il break-even che ha incidenza sul fair play finaziario. Alla “Casa Blanca”, che pure è stato il primo club a superare il muro dei 500 milioni di euro di fatturato, non dormono sugli allori e già progettano la realizzazione del “Nuevo Santiago Bernabeu” che consentirà di aumentare ulteriormente il fatturato. La Juventus, infine, è controllata per il 63,8 % da Exor, la cassaforte della famiglia Agnelli, per il 2,2% da Lindsell Train mentre il restante 34 % è flottante in Borsa.

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