Del Piero, 3 anni fa l'addio Juve: «Pogba giocatore del futuro»

L'ex leggenda bianconera ad AS: «Diventerà il numero uno. La Juve stasera ha l'occasione di scrivere un'altra pagina di storia. Ricordo bellissimo l'ovazione del 2008». E oggi ricorre l'anniversario del tributo dello Stadium
Del Piero, 3 anni fa l'addio Juve: «Pogba giocatore del futuro»© LaPresse
TORINO -«La Juve ha l'occasione di scrivere una nuova grande pagina del libro della storia bianconera. I grandi attori si devono sempre esibire nei grandi scenari, e non c'è posto migliore per farlo che il Bernabeu». Questo direbbe Alessandro Del Piero a tutti i giocatori bianconeri che tra poche ore sfideranno il Real per guadagnarsi la finale di Champions. L'ex leggenda juventina, per la quale oggi ricorre l'anniversario del suo addio allo Stadium con lo scudetto, il gol all'Atalanta e l'indimenticabile abbraccio del suo popolo, ha rilasciato una lunga intervista ad AS nella quale spazia dall'ovazione ricevuta nel 2008 al trionfo di Roma del 1996, fino a incoronare Pogba come giocatore del futuro.

Speravi in una Juve che si giocasse tutto faccia a faccia con il Real?
«Una volta arrivati in semifinale...Con la vittoria sul Borussia Dortmund nei quarti e ancora prima, con la rimonta all'Olympiacos, è nato qualcosa nella testa dei giocatori, ora si sentono più liberi».

Il Catenaccio è parte del passato? C'è un nuovo modo di giocare in Italia?
«In Italia il calcio è molto tattico, si presta attenzione all'equilibrio e all'organizzazione. Ma il calcio italiano si porta dietro una fama non sempre vera. Che sia a livello di club o nazionali stiamo lavorando per imporre il nostro gioco. Venti anni fa vincemmo la Champions a Roma con un gioco molto offensivo, un tridente molto mobile con Vialli, Ravanelli e il sottoscritto più Padovano che era il primo cambio».

«Il Real? Negli anni '80 mi affascinava il Madrid di Butragueño, Buyo, Chendo, Camacho, Sanchis, Michel, Hugo Sanchez...L'ovazione al Bernabeu del 2008 fu il massimo, mi sentivo alto due metri mentre uscivo da una partita in cui ero riuscito a vincere, divertirmi, far divertire la gente...Un'emozione straordinaria già dall'inizio, preparandosi ad entrare nel teatro del calcio più prestigioso del mondo, con il pubblico più esigente. Uno stadio che è leggenda, con la sua grandezza e il suo calore».

Che futuro ha Pogba nel calcio?
«Pogba è il giocatore del futuro per doti tecniche e potenza fisica. È un giocatore simile ai top player dell'NBA, straordinariamente moderno, destinato a diventare il numero uno del centrocampo. Ed è già cresciuto molto...»




Vladimiro Cotugno
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