Evra: «Così ho spinto i compagni al Bernabeu»

Oggi è il compleanno del francese, decisivo mercoledì notte nel caricare i compagni quando il Real era in vantaggio
Evra: «Così ho spinto i compagni al Bernabeu»© Ansa
TORINO -Evra compie oggi 34 anni. Per gli amanti dei ricorsi storici, festeggia il suo compleanno insieme a due leggende bianconere: Luisito Monti, oriundo argentino eroe del quinquennio scudettato 30-35 e Cestemir Vycpalek, allenatore ceco vincitore di due campionati. Forse qualcosa di bianconero era già scritto nel suo destino, di certo lui ha contribuito a scrivere una pagina di storia del club nella notte del Santiago Bernabeu, valsa la finale di Champions League.

IL RETROSCENA - Uno dei più esperti in ambito internazionale e uno dei più carismatici dello spogliatoio di Allegri, Evra mercoledì, sul campo del Real, ha parlato a lungo con i compagni, soprattutto i più giovani. È lui stesso a rivelarlo: «Ho visto una strana rassegnazione dopo il gol del Real, si stava facendo largo lo scoramento. Ho parlato con molti compagni nell'intervallo e poi in campo. Ho gridato: non posso pensare che loro abbiamo più fame di noi? E ancora ho cercato di far capire: fisicamente stiamo meglio, non possiamo non fargli un gol, non possiamo non prendere il sopravvento, corriamo più di loro!». E alla fine le sue urla hanno suscitato l'effetto desiderato: la Juventus ha ripreso coraggio e dopo il gol ha ripreso in mano la partita, lasciando al Real Madrid l'isteria di una reazione tatticamente sconsiderata.

IL SALTO DI QUALITA' - Quando si parla di maturazione internazionale della Juventus, si parla anche e soprattutto di questo. Di giocatori come Evra che portano la loro esperienza e la mettono a disposizione dei compagni nei momento difficili. I tifosi della Juventus oggi abbracciano idealmente l'ex giocatore dello United: «Buon compleanno, Patrice. E grazie». 

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