Juventus, Vidal, una voglia matta e faccia da Triplete

Nel momento cruciale della stagione il cileno ha ritrovato la condizione migliore: ora può di nuovo fare la differenza
Juventus, Vidal, una voglia matta e faccia da Triplete© LaPresse
TORINO - Ci voleva un Arturo Vidal così. Così tosto, motivato, caricato, in forma. Perchè un giocatore in queste condizioni può fare la differenza sia mercoledì a Roma nella finale di Coppa Italia contro la Lazio sia a Berlino con il Barcellona. Massimiliano Allegri lo ha aspettato per tutto l’anno e se l’è ritrovato quando le partite valgono un tesoro. Meglio di così non poteva andare.

L’INIZIO DIFFICOLTOSO - L’inizio stagione è stato tutto da dimenticare. Quanti problemi: dentro e fuori dal campo. Vidal era reduce dal mondiale dove aveva giocato in condizioni precarie visto che poco più di un mese prima era stato sottoposto ad un intervento chirurgico al ginocchio. Non avrebbe dovuto giocarlo quel mondiale in Brasile. E, invece, i medici lo hanno considerato abile e arruolato nonostante non lo fosse. Chiaro che ha giocato, neppure tanto male, dolorante e al ritorno a Torino sono cominciati i problemi. Invece di scendere in campo il cileno avrebbe dovuto fare fisioterapia e allenamenti differenziati. E così le sue prime partite con la Juve sono state un calvario. Spesso sostituito e lui ad arrabbiarsi più o meno platealmente. Ma Allegri non lo ha mai lasciato per strada. Ha sopportato le sue bizze e lo ha sempre proposto con la speranza di recuperarlo totalmente al più presto: quindi ha lavorato sulla sua testa e sulle sue gambe. Sopportandolo e supportandolo.

E PIANO PIANO... - Con il tempo Arturo è creSciuto. Senza fretta ma partita dopo partita ha cominciato a risalire. Qualche gol importante e prestazioni sempre più confortanti tant’è che sino ad oggi ha collezionato 48 presenze e segnato otto reti. Si è ripreso la Juve, i compagni sono tornati ad avere fiducia in lui. Al Bernabeu, poi, ha disputato una partita eccezionale. E per eccezionale s’intende perfetta sotto tutti i punti di vista. Nell’occasione è stato l’uomo in più. Quello che ha fatto la differenza. Morata ha segnato il gol della qualificazione ma il cileno ha conquistato una quantità industriale di palloni. Adesso è pronto per la sfida di mercoledì contro la Lazio. A questa partita la Juve chiede la decima Coppa Italia, una manifestazione che non vince da 20 anni.

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