Juve, la Coppa a Ponte Milvio. Cena romana per festeggiare

La vincitrice della decima Coppa Italia ha scelto di restare a Roma dopo aver battuto la Lazio ai supplementari
Coppa Italia, Juventus-Lazio 2-1: Matri e Chiellini show!

ROMA – Una cena a Ponte Milvio, non certo in omaggio ai lucchetti dell'amore che furono, ma per festeggiare un traguardo speciale. La Juve fresca vincitrice della decima Coppa Italia ha scelto di restare a Roma dopo aver battuto la Lazio ai supplementari: tutti a bordo, rotta su un ristorantino della zona degli innamorati, perché il double meritava un brindisi in più, mentre l'aria frizzantina della capitale accompagnava i campioni d'Italia a stilare il bilancio di un nuovo trionfo.

RISATE – Capita così che i bianconeri si siano appartati nello stesso locale in cui alcuni giocatori biancocelesti avevano pensato di rifocillarsi per dimenticare la tremenda delusione: su tutti, Felipe Anderson, il top dei flop dell'Olimpico. Simone Pepe capo consolidato della tribù chiacchierona e vogliosa di sorridere alle gioie della vita, Andrea Pirlo sempre più a suo agio nel ruolo di ideatore degli scherzi più buffi, Alvaro Morata e Claudio Marchisio sorridenti e col bianconero indosso nonostante la squalifica, Fernando Llorente godurioso nonostante avesse trascorso un'altra serata a fare molta legna ma senza incidere sotto porta. Una caciara senza esagerazioni, come si conviene per chi aveva appena portato a casa il settimo trofeo nelle ultime quattro stagioni, e in attesa di giocarsi quell'altro trofeo, innominato e innominabile dai più scaramantici. La Coppa Italia l'hanno abbracciata tutti, l'hanno baciata, l'hanno osservata coccolata, accarezzata. L'altra Coppa, quella del 6 giugno, vista la particolare conformazione potrà essere solo sollevata e chissà se i giocatori stanno davvero rispettando alla lettera il consiglio di Allegri: «Ci penseremo fra dieci giorni, ora dobbiamo staccare un po'». Il relax è cominciato ieri sera, da domani si torna a smaltire cacio e pepe e carbonara a Vinovo.

RITORNO - Alle tre della notte la Juve si è imbarcata per Caselle, con un posto in meno per i passeggeri: era stato riservato alla Coppa Italia, abbellita da nastrini bianconeri, che ha saputo mantenersi in equilibrio nonostante la temperatura, all'esterno, promettesse maluccio per la stabilità del volo. Tutti insieme a condividere la fame di altri successi. «La Juve è una famiglia», ha detto Morata nel post-Inter. E' proprio così, piaccia o non piaccia a chi non credeva alla forza del nuovo corso, sotto il sole bollente di metà luglio.

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