Juve, giovane e implacabile: asfaltato il Napoli, brilla Coman

Festa. E ancora festa. La Juventus riesce solo a vincere. Non si sazia mai, anche perché a tre giorni dal trionfo in Coppa Italia, Allegri tira fuori uno strepitoso Coman e un eccellente Sturaro per dare al popolo bianconero un gustosissimo antipasto di futuro
Juve, giovane e implacabile: asfaltato il Napoli, brilla Coman© LaPresse

TORINO - Festa. E ancora festa. La Juventus riesce solo a vincere. Non si sazia mai, anche perché a tre giorni dal trionfo in Coppa Italia, Allegri tira fuori uno strepitoso Coman e un eccellente Sturaro per dare al popolo bianconero un gustosissimo antipasto di futuro. E trova Asamoah che alla prima uscita dal primo minuto dopo sei mesi di stop è sufficiente per tenere a bada Maggio. E si toglie lo sfizio di completare la favola di Simone Pepe, che nella stagione del suo ritorno dopo il lunghissimo calvario, trova anche il gol (non segnava dal 2012). E’ una festa perfetta, completata dalla coppa e dai coriandoli che incorniciano una stagione che, in atteso di Berlino, è già strepitosa. Anche il Napoli viene asfaltato da una Juventus senza pietà: ora la Champions è appesa a un filo sottilissimo: la vendetta della Supercoppa, consumata già al San Paolo, viene completata allo Stadium con cinismo da parte dei bianconeri.

TESTA A BERLINO - Nel primo tempo la squadra con la testa a Berlino sembra il Napoli. Mentre la Juventus pare quella che si deve conquistare un posto in Champions League. Si ripete, insomma, l’impressione avuta a San Siro: basta la Juventus dei giovani e di chi gioca poco per vincere nel campionato italiano. I bianconeri vanno in vantaggio con una rete di Pereyra, che viene messo davanti ad Andujar da un delizioso lancio di Coman in versione Pirlo. E’ il 13’ del primo tempo e la Juventus continua ad attaccare, senza dannarsi l’anima, ma esprimendo un gioco più frizzante di quello del Napoli.


SUPERCOMAN - Il Napoli prende la scossa nell’intervallo e torna in campo più concentrato e determinato, ma dura poco. E, soprattutto, quando trova il pareggio su rigore, risveglia l’orgoglio della Juventus, che proprio non riesce a non vincere. Il penalty viene fischiato per il tocco di mano di Asamoah sul filtrante di Mertens per Gabbiadini: sul dischetto va Insigne,  Buffon si distende sulla sua destra e respinge ma non può nulla sul tap-in di David Lopez (da rivedere la sua posizione al momento del tiro, perché potrebbe già essere dentro l’aerea). A quel punto si riscatena la Juventus che ha una sorta di reazione nervosa: Coman è una furia, Sturaro non molla un centimetro ed è proprio lui a castigare il Napoli con un’azione travolgente conclusa con un tiro all’incrocio. Nel finale viene negato un clamoroso rigore su Morata, che poi viene aggredito da Britos. La testata del napoletano allo spagnolo (in area senza palla) vale l’espulsione, sacrosanta, di Britos e il calcio di rigore. Lo calcia Pepe e segna il 3-1 finale. La Juventus vince la sua 26ª partita in campionato, il Napoli è sempre più lontano dalla Champions.

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