Allegri? No, Re Mida<br /> E la Juve diventa oro

In 9 mesi il valore dei bianconeri è cresciuto di 95 milioni: adesso la Juve ne vale 358
Allegri? No, Re Mida
E la Juve diventa oro© ANSA

TORINO - Finale di Champions: un ristorante da 1 miliardo di euro, potrebbe far notare qualche maliziosetto... Riferendosi ovviamente all’ormai proverbiale battutta che fece a suo tempo Antonio Conte («La Juve e la Champions? Con 10 euro non si mangia in un ristorante da 100»). Un maliziosetto anche ingeneroso - visto che in realtà la squadra bianconera è riuscita a compiere la grande scalata al gotha del calcio europeo anche e soprattutto grazie allo straordinario lavoro compiuto dal capitano nella sua gestione triennale - ; ma, anche, un maliziosetto indubbiamente ben attento ai risvolti economico-finanziari della super sfida tra Juventus e Barcellona in programma il 6 giugno a Berlino, all’Olympiastadion. laddove, cioè, scenderanno in campo (o si accomoderanno in panchina) fior di giocatori il cui valore di mercato, sommato, raggiunge cifre davvero vertiginose. Oltre un miliardo, appunto: roba da finanziare una missione della Nasa su Marte, per intendersi... O svuotare un concessionario di Ferrari, al grido borioso di: «Le compro tutte!».

FUORICLASSE E FUORISERIE - Più che di fuoriserie, però, in questo caso si parla di fuoriclasse. E non soltanto su sponda blaugran: perché se è pur vero che Messi, Neymar e Suarez presi da soli arrivano a valere quanto la Juventus tutta; è altrettanto vero che Paul Pogba e compagni non sono mica da buttar via, in quanto a costi del tesserino. E peraltro il valore, da inizio anno ad oggi, è cresciuto in maniera davvero esponenziale. Tanto che non è per nulla complicato rilevare che effettivamente la sua gestione ha fatto lievitare le stime generali di quasi 100 milioni. Partiti da un valore di massima di 250 milioni, ora si varca la soglia dei 350 milioni (contando peraltro soltanto i giocatori che saranno a disposizione a Berlino: ecludendo insomma gli infortunati Kwadwo Asamoah, gioiellino da cirva 20 milioni se è reduce da stagioni senza intoppi, e Martin Caceres).

PEPITA D'ORO - Paul Pogba, manco a dirlo, è l’autentica pepita d’oro: il Boy sempre più Golden. Un personaggino per il quale la Juventus ha già rifiutatato una offerta da 80 milioni da parte del Barcellona, un personaggino che - ammesso che si muova da Torino - non lo farà se non a seguito d’un esborso di almeno, e in casa Juve si sottolinea almeno, 100 milioni di Euro. Pure l’altro gioiellino pregiato del centrocampo, Arturo Vidal, dall’inizio della stagione a oggi ha potuto godere di ciò che nella finanza borsistica è solitamente definito “rimbalzo”: vale a dire un massiccio rialzo, dopo un altrettanto massiccio crollo. Vien da sé che la quotazione di King Arturo avesse raggiunto i minimi storici, dopo l’intervento subito a fine stagione, il lungo stop, il mondiale giocato a spizzichi e bocconi, il campionato iniziato in sodina e tra mille difficoltà. la fioritura primaverile, che sembrava fatta apposta per le fasi finali della Champions League, ha ridestato l’interesse di diversi estimatori riportando il cileno nell’élite del calcio italiano ed europeo.

Fabio Riva

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