Juve brillante e vivace a Verona<br /> Ma è Toni il cannonniere: 2-2

Un allenamento perfetto in vista della finale di Champions League di sabato prossimo
Verona-Juventus 2-2: Llorente non basta

VERONA - Né Pereyra, né Llorente sono tra i probabili titolari di Berlino. Ma il Bentegodi regala uno stuzzicante dubbio a Massimiliano Allegri che trova nelle due riserve alternative all’altezza per forma fisica e brillantezza generale. Il pareggio con il Verona porta la Juventus verso la finale di Champions League comunque con una serie di buone notizie e la rabbia per un finale distratto che fa arrabbiare Allegri. E’ una Juve vitale, vivace, tutt’altro che ammosciata dalla vacanzina concessa da Allegri. Tutto è pronto per Berlino.

DEL PIEREYRA - La Juventus non fa mai finta. E il Verona non scherza. Così anche l’ultima di campionato diventa una partita vera, combattuta e, a tratti, anche cattiva (vedi gli interventi di Tachtsidis). Un allenamento perfetto in vista della finale di Champions League di sabato prossimo: la Juventus vive sprazzi di intensità, non si stanca eccessivamente, non perde giocatori chiave e neppure il ritmo partita. Dopo una fase di riscaldamento, la Juventus accelera. Pogba sta bene e ogni tanto brilla; Marchisio pare incattivito dall’aria di finale; Tevez è dinamico; Llorente prende una traversa con un tiro violento da dentro l’area (34’); e alla fine Pereyra (42’) la butta dentro. Un gol meraviglioso, con un tiro a giro dal limite sinistro dell’area: roba alla Del Piero, per intendersi, roba che fa applaudire Paul Pogba che segue la strepitosa traiettoria (tiro da 26 metri che viaggia a 83 km/h) e poi si lancia in un applauso spellamani per il compagno.

UNO-DUE - Nella ripresa la Juventus ricomincia abbassando il ritmo, ma il Verona ha l’obiettivo di far segnare Toni e quindi non ci casca. Ci prova, aggredisce la Juventus, la cui difesa non reagisce sempre con la necessaria reattività: nulla di cui allarmarsi, considerato il contesto, ma proprio Toni, al 3’ del secondo tempo, ne approfitta per segnare il gol del pareggio in contropiede. Hallfredsson porta palla, la mette d'esterno per Toni che libera un gran mancino e infila Buffon: sono 22 i gol stagionali per il trentottenne centravanti del Verona, che a questo punto può essere spodestato dalla testa della classifica cannonieri solo in caso di tripletta di Icardi domani contro l’Empoli (con una doppietta sarebbero parimerito).

FINALE - Ma la Juventus si arrabbia: il profumo della finale rende ancora più difficile accettare un risultato diverso da una vittoria e aggredisce nuovamente il Verona. Una fuga di Padoin sulla destra semina il panico nell’area gialloblù e viene conclusa con un delizioso assist per Llorente a centroarea: il piattone è facile, Llorente non lo sbaglia e riporta avanti la Juventus. E’ lo stesso Llorente che, poi, viene tirato giù da Rafa Marquez in area per il rigore che al 43’ della ripresa viene sbagliato da Tevez: il penalty viene sfiorato da Rafael che poi va a esultare in faccia all’Apache con il gesto di Luca Toni. Lo sguardo con cui Tevez prende il gesto (effettivamente poco sportivo) è tutt’altro che rassicurante, ma Carlitos avrà modo di sfogarsi con il Barcellona. Si sfoga, invece, la gioia del Verona con il gol di Juanito che al 48’ st coglie la difesa della Juventus già negli spogliatoi (quelli dell’Olympiastadion) e segna il gol del 2-2. E ora la Juventus va davvero a Berlino.

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