Pogba alla Juve: «Giuro, sarò concreto»

Il francese della Juventus: «Allegri ha ragione, sono troppo gigione, ma cercherò di cambiare. Anche a Berlino»

TORINO - Dopo le parole di ammirazione di Didier Deschamps, ieri è toccato a Michael Ballack incoronare Paul Pogba. Su The Guardian, l’ex centrocampista di Leverkusen e Bayern sottolinea che il Polpo «è bello da vedere, un giocatore dotato di forza fisica, che entra in area, segna e fa un incredibile lavoro in tutte le zone del campo. Ci sono soltanto due giocatori con queste caratteristiche, l’altro è Vidal». Tutto giusto e vero, ma talvolta Pogba “gigioneggia” in campo, come è accaduto nell’ultima giornata di campionato a Verona, dove Max Allegri lo ha bacchettato. E non era neppure la prima volta, visto che, scherzando, il tecnico lo aveva inserito nell’elenco dei bianconeri riposati per non aver disputato la finale di Coppa Italia, mentre lui in campo a Roma c’era, anche se non era il vero Pogba, ma soltanto la sua brutta fotocopia. Alle critiche il francese ha risposto con estrema sincerità, ammettendole. «Allegri ha ragione quando dice che devo essere più concreto e cattivo. Tutti i miei allenatori me l’hanno ripetuto in questi anni. Ma io non lo faccio apposta: questo è il mio gioco...». Fenomeno in alcune partite, disattento, e quindi poco incisivo, in altre. Pogba corre ai ripari per superare questa discontinuità e promette: «Cercherò di essere sempre al cento per cento e di dare il massimo».

POLPO PRONTO - A cominciare dalla finale di Champions League contro il Barcellona. Un appuntamento al quale il francese si approccia con l’atteggiamento giusto, con quella serenità che predica Allegri. «E’ la prima volta che affronto una partita del genere. E’ il sogno di qualsiasi ragazzo poter disputare questa sfida, il massimo per ogni giocatore». Il francese arriva da un infortunio che lo ha tenuto fermo per quasi due mesi: una lesione al bicipite femorale destro, rimediata negli ottavi di Champions in casa del Borussia, lo ha costretto a saltare i quarti contro il Monaco e l’andata contro il Real, ma a Madrid c’era ed era pure titolare, dopo il rientro il 9 maggio contro il Cagliari, un ri-debutto condito pure con il gol. «Adesso mi sento pronto, sto meglio rispetto alle prime tre partite che ho giocato al rientro» dice il Polpo. Carico il giusto, ma non gasato da svelare con quale capigliatura potrebbe festeggiare la conquista della Coppa. «Non ci ho ancora pensato...».

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