Llorente lo sa: «Così si manda in tilt Messi»

Lo spagnolo della Juve: «Pressiamolo e soffiamogli il fiato sul collo, ecco la mossa che fa innervosire la Pulce»

TORINO - «Altro che raparmi a zero come ha promesso Rakitic, pur di vincere la Champions farei qualsiasi cosa». E’ pronto a tutto Fernando Llorente, l’attaccante spagnolo che al Barcellona ha già segnato tre gol quando indossava la maglia dell’Athletic Bilbao. Lui sa come si fa e in questi giorni illumina anche i compagni bianconeri: tra tutti, è quello che più conosce il nemico blaugrana. «Anche il Barcellona ha dei punti deboli. Per esempio, soffre se non ha la palla o quando l’avversario lo aspetta, ma non sarà possibile restare tutta la partita in attesa, perché alla fine ti fanno comunque gol. Dovremo difendere tutti uniti, senza mai perdere la concentrazione, perché al minimo errore i blaugrana ti combinano un casino».

SACRIFICIO - Llorente analizza da un punto di vista tattico come sarà la finale. «Loro faranno tantissimo movimento e attaccheranno, per cui ci saranno momenti in cui ci dovremo difendere restando molto indietro. Ci sarà anche da soffrire e sarà fondamentale farlo nel miglior modo possibile, sappiamo che prima o poi loro ci schiacceranno. Siamo preparati, ma poi avremo anche noi i nostri momenti per metterci in luce. Dovremo fare di tutto per cercare di togliergli la palla, lo so che è difficilissimo, ma dovremo attaccarli e fargli più male possibile. Se vogliamo tirare fuori un difetto l’unica cosa che possiamo fare è quella di pressarli». Insomma, Llorente mette in guardia i compagni: sarà una partita di sacrificio, in cui non ci si dovrà demoralizzare quando i rivali spadroneggeranno, ma occorrerà stringere i denti ed evitare che possano andare al tiro. Poi, quando la Juventus avrà la palla, dovrà fare l’impossibile per tenerla e andare all’assalto.

GLI EXTRATERRESTRI - Il bomber spagnolo rivela anche una “ricetta” per limitare Leo Messi, la punta di diamante del tridente blaugrana. «Ogni tanto si innervosisce e, nonostante sia un fenomeno, qualche volta non è riuscito a salvare la squadra. Dovremo essere bravi e cercare di farlo innervosire soffiandogli sempre il fiato sul collo, standogli sempre vicino. Leo non deve mai sentirsi a suo agio in partita a livello tattico». Più facile a dirsi che a farsi, ma sicuramente sarà una delle indicazioni che Max Allegri avrà inculcato ai bianconeri in questa settimana di avvicinamento alla finale di Berlino.

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