© CameraSport - Chris Vaughan
BERLINO - La finale dell’Olympiastadion ha rappresentato l’ultimo atto di un’avventura europea massacrante per certi versi (considerando soprattutto la scansione delle partite nei turni eliminatori più recenti), comunque spettacolare, come non si vedeva sugli schermi juventini da molti anni.
Ma la cavalcata dei bianconeri, ripartiti dal baratro e rientrati quasi subito nel gotha del calcio continentale, è stata così straordinaria che un... premio è già pronto per la squadra. Trattasi non di pecunia nel senso dei bonus inseriti nei contratti dei singoli giocatori, ma di qualcosa che va a toccare lo stesso destino della Juventus nella Champions che verrà.
Già, perché il solo fatto di aver vinto a mani basse il 33° campionato della sua storia consentirà al clan bianconero di tornare in prima fascia tra gli eletti al prossimo sorteggio di fine agosto, propedeutico alla composizione dei gironi.
Il salto
Colpa (si fa per dire...) di una fresca novità regolamentare in vigore dalla Champions futura e almeno sino al 2018: le magnifiche 8 che andranno a comporre l’urna 1 saranno le 7 vincitrici dei primi 7 campionati del ranking Uefa, oltre naturalmente al club detentore della Coppa. Finora dettavano legge i Paesi col ranking migliore, indipendentemente dalla posizione delle corrispondenti squadre in classifica nel rispettivo torneo nazionale.
Quanto alla composizione dell’urna in questione, considerato che Juve e Barça, al netto del fatto di essere state le finaliste di ieri a Berlino, hanno pure vinto il titolo in Serie A e Liga, evidentemente liberano un posto, assegnato ai campioni d’Olanda del Psv Eindhoven, che s’insediano fra Chelsea, Benfica, Paris SG, Bayern e Zenit San Pietroburgo.
Le prospettive
I numeri 1 d’Italia faranno il debutto nella Champions 2015-16 il 15 o il 16 settembre, giorni già stabiliti dall’Uefa per la prima giornata. Il problema è che, pur essendo di nuovo al top con tanto di certificazione del proprio reinserimento in prima fascia, la Juve potrebbe incrociare avversarie tutt’altro che malleabili sulla carta, dal Real Madrid al Manchester United, dall’Atletico Madrid al Manchester City.
Ed è vero che in questa magnifica stagione i ragazzi sono stati allenati magistralmente da Massimiliano Allegri nel solco di un’altera andatura europea che si faticava a rivedere da queste parti. Ma il fatto che i campioni d’Italia rispettino tutti e non temano nessuno non deve far pensare a una prossima Champions in discesa, da vivere rilassati, dopo gli straordinari exploit.