Allegri: «In finale c’è chi ha patito il pronostico»

Il tecnico: «Tornassi indietro, preparerei il match di Berlino diversamente. Ma arrivare a Milano non è più impossibile»
Allegri torna in campo con i bambini a Livorno

LIVORNO - «Tornassi indietro, probabilmente preparerei diversamente la finale di Champions: tutti davano il Barcellona strafavorito e qualcuno di noi si è lasciato condizionare». Massimiliano Allegri è tornato sulla notte di Berlino, bersagliato dalle domande degli allenatori labronici che gli hanno consegnato ieri la «Triglia Livornese», il riconoscimento al tecnico che si è maggiormente distinto nella stagione. Al campo sportivo della società Armando Picchi, dove il popolare «Acciuga» (soprannome affibbiatogli negli anni '80 quando vestiva la maglia del Livorno) sta tenendo il «Mr. Allegri Junior Camp», Allegri si è intrattenuto a lungo con i colleghi, rispondendo a decine di quesiti purché non riguardassero i movimenti di mercato della società bianconera.

QUANTE DOMANDE - E ovviamente buona parte di questi erano incentrati sulla finale di Champions League, dalla quale la Juventus mancava dal 2003. Un traguardo non impossibile per Allegri, che proverà fin dalla prossima stagione a conquistare l'atto conclusivo della più prestigiosa coppa europea. Che, tra l'altro, si giocherà a San Siro, da dove Max è stato cacciato senza troppi complimenti. Già, tornare a giocarsi la partita più importante d’Europa in uno stadio che non l’ha capito per lui sarebbe davvero il massimo anche se di soddisfazioni se ne è tolte tantissime anche in questa stagione caratterizzata da risultati di prestigio. Chissà che cosa stanno pensando di lui a Milano in questo momento...ma il Max bianconero non ci è mai tornato su.

POSSIAMO FARCELA - Per lui sarebbe una grossa rivincita... «Non credo che sia impossibile tornare di nuovo in finale - ha detto Allegri - ma per riuscirci va gestita bene tutta la stagione. Quando giochi una finale di Coppa del Mondo, hai appena 4 giorni di tempo per prepararla e sei già concentrato sull'obiettivo. La finale di Champions, invece, arriva dopo un mese dalla semifinale e devi praticamente ripartire da zero».

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