Svolta Pirlo «Lascerà Allegri New York, yes!»

Dagli Usa: «La trattativa è alle fasi conclusive, a breve l’annuncio». La rivelazione: «Il bianconero dirà sì entro pochi giorni. E tra un paio di settimane raggiungerà Villa e Lampard»
Svolta Pirlo «Lascerà Allegri New York, yes!»© www.imagephotoagency.it

TORINO - Bye-bye Andrea. Sant’Andrea, per meglio dire, vista la quantità industriale di castagne levate dal fuoco in questi anni, per la goduria del mondo bianconero. Non è l’estate, ma è il suo ciclo che sta finendo: e torna alla mente quel celebre motivetto di una vita fa, riveduto e corretto. In Usa sono sicuri: «Il regista della Juve si trasferirà a breve nel New York City». Le rivelazioni giornalistiche di queste ore si sposano con quanto nella Juve, a vari ambienti, è noto da tempo. Ovvero il fascino crescente esercitato dal campionato nordamericano su Pirlo.

DICIOTTO MESI O... - In ballo una scelta economicamente straordinaria, certo: basti pensare che si parla di un ingaggio monstre tra 7 e 12 milioni di euro netti spalmati su 12 o 18 mesi. Dodici milioni: quasi 3 volte tanto l’attuale stipendio che il regista vanta a Torino, con il contratto in scadenza nel 2016. I soldi rappresentano in questa vicenda uno sviluppo fondamentale, una colonna indispensabile per sorreggere il tavolo di mercato. Le altre tre colonne sono rappresentate dalla magia di una città come New York, nonché dalla possibilità per Pirlo di vivere una nuova primavera al di là dell’oceano con l’etichetta su la fronte di star: re tra nobili. E la quarta colonna? E’ il contesto bianconero.

Pirlo, ingaggio super. Offerto uno stipendio eccezionale: da 7 milioni fino a 12. Dipenderà dalla durata

Pirlo è una persona prima di tutto molto intelligente. E ha ben compreso l’aria che tira per lui a Torino. Con tutto il rispetto del mondo, ci mancherebbe, ma resta il fatto che la Juventus (a livello societario e tecnico) ha fatto tutto, fin qui, tranne alzare le barricate per impedire una sua partenza anticipata. Un atteggiamento ben diverso da quello mostrato per Tevez: d’altra parte i ruoli sono molto differenti, ma sono soprattutto diverse le carte d’identità. L’Apache ha compiuto 31 anni a febbraio e ha appena dimostrato di non avere limiti, se è vero che ha appena vissuto l’annata migliore della sua già eccezionale carriera. Pirlo lo scorso maggio ne ha compiuti 36, di anni. E l’usura del tempo sta incidendo sul suo rendimento, si vede, si è visto.

VAI PURE, ANDREA - Nell’ultima stagione ha giocato assai meno che in passato, 33 presenze non intonse (5 gol): tradito dai problemi fisici, mentre Marchisio scalava posizioni nella mente di Allegri. Al regista, preoccupato comunque di non perdere l’appuntamento con l’Europeo del prossimo anno (non a caso nei giorni scorsi ha avuto un lungo confronto con Conte, in merito), è stato fatto ampiamente capire che nella prossima stagione non partirà più da titolare predestinato, da pedina inamovibile, da fulcro fondamentale del gioco bianconero. Come era stato nel triennio contiano. Per Pirlo, insomma, quella statunitense appare non solo come una scelta di portafoglio, ma anche come una scelta di vita. La svolta possibile per un genio anziano, che in un calcio con meno pressioni rispetto a quello italiano, e dai ritmi meno... devastanti rispetto al nostro campionato e alla Champions, può ancora brillare di luce propria in modo eccezionale.

Cinque scudetti di fila. Lascerà con un primato: dal Milan alla Juve, trionfa in Italia dal 2011

Al fianco, oltretutto, di altri assi come David Villa e Frank Lampard, già ingaggiati da tempo dal New York City. A Torino Pirlo rischia di vivere una lunga stagione autunnale. Negli Usa, una nuova primavera assolata: da mito assoluto, per l’oceanica quantità di appassionati che seguono il calcio statunitense e canadese (il campionato Mls, che è in corso: eil City è a metà classifica).

LA FOTO DEL FIGLIO - Da Giovinco a Pirlo, insomma: di corsa oltre oceano. L’altro giorno Andrea su twitter pubblicava una foto che lo ritraeva allo Yankee Stadium di New York: era lì per seguire la partita di baseball della squadra locale contro i Detroit Tigers. E ieri il figlio di Pirlo ha postato l’immagine della maglia del New York City. E giusto in queste ore il New York Times ha descritto la svolta in corso, con termini entusiastici. Secondo il celebre quotidiano statunitense, il regista avrebbe «concluso i negoziati con il City e sarebbe pronto ad unirsi ai compagni entro due settimane». Il giornalista David Waldstein cita come fonte «un funzionario della società. Pirlo dirà sì alla sua nuova avventura a giorni» (venerdì l’annuncio?). «I negoziati sono portati avanti dall’agente di Pirlo e da Ferran Soriano, dg del Manchester City»: la società inglese e quella statunitense sono dello stesso proprietario. La Juve ha già fatto intendere di essere disposta a cederlo gratis: risparmierà 9 milioni (l’ingaggio lordo). Si sta avviando alla fine un ciclo di 164 presenze in bianconero, con 19 gol. Quattro scudetti: ma 5 di seguito, considerando anche l’ultimo titolo vinto dal Milan, ancora con Pirlo. Un’eredità che è un primato

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