Il proclama di Chiellini: «Juve più forte. Rassegnatevi»

Il difensore: «Le altre si saranno pure rinforzate, ma non hanno la nostra fame. Pronti a dimostrarlo già in Supercoppa. E c’è un piano Champions»
Il proclama di Chiellini: «Juve più forte. Rassegnatevi»© LaPresse

TORINO - «Per carità, non lasciatevi condizionare dalla partita contro il Borussia Dortmund e men che meno dal risultato: ci allenavamo tutti insieme da nemmeno una settimana. Aspettate a dare giudizi, io ve lo dico chiaro e tondo: la Juventus resta la squadra da battere, la più forte in Italia. E’ affamata al punto giusto per provare a ripetere grandi risultati in Europa. Lo scorso anno siamo stati quasi perfetti, ora puntiamo ad essere perfetti e basta».

Dunque, Chiellini, non è minimamente preoccupato da questa rivoluzione? Non teme un anno di transizione?

«Assolutamente no. C’è chi parla di anno zero, ma secondo me è... anno cinque. Come gli scudetti di fila che puntiamo a vincere. Sarà pur vero che sono andati via alcun elementi importanti, ma è comunque rimasta una ossatura di base della squadra. Se da un lato ci sono alcuni giocatori giovani che magari dovremo aspettare un po’ per vedere al massimo del loro potenziale, dall’altro ci sono campioni già affermati in grado di far subito la differenza: campioni che hanno già vinto a livello internazionale e che vinceranno ancora».

E dal punto di vista del carattere e della personalità che ci dice? Occorre trovare nuovi leader, al posto di Pirlo e Tevez, o già ci sono?

«C’è uno zoccolo duro composto da quei sei, sette “anziani” d’appartenenza o d’età che può aiutare i nuovi ad integrarsi il prima possibile e prendere il posto, pur con modi diversi, dei giocatori importanti e carismatici che sono andati via e che hanno trascinato la squadra in questi anni, ma che avevano dato tutto ciò che potevano. Sarà importante trovare, e non ho dubbi sul fatto che succederà, in Khedira e in Mandzukic punti di riferimento che sostituiscano Carlos, Arturo e Andrea a livello di personalità. E dico che sono sicuro che succederà perché stiamo parlando di due leader nati, in grado di trascinare il gruppo con i fatti e con poche parole. Si è già visto in questa prima settimana di lavoro, quanto possono essere importanti. E poi, lasciatemelo dire, c’era bisogno di rinnovamento e tutta questa gioventù che si è aggiunta servirà ad alzare il livello dei cosiddetti titolari nell’ambito delle gerarchie: avere dietro tutta questa gente smaniosa di mettersi in mostra e che ha voglia di venir fuori fa aumentare la produttività di tutti in allenamento e quindi il rendimento in partita. Insomma, noi non solo abbiamo l’obiettivo di non fermarci, ma anche quello di migliorare ulteriormente perché ne abbiamo tutte le potenzialità».

 

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