Buffon ringiovanisce ed esalta la Juve

Il portiere è nel pieno della sua seconda vita. Dall’intervento del 2010 va sempre più forte
Buffon ringiovanisce ed esalta la Juve© LaPresse

TORINO - Gli anni passano, la bacheca si arricchisce, ma il dato del contachilometri va a ritroso. La grande magia di Gigi Buffon somiglia al trucco di quei venditori di automobili che cambiano il dato della distanza compiuta, la differenza è che in questo caso non c'è alcun trucco, ma soltanto l'incredibile valore del capitano juventino. Che sabato sera a San Gallo è stato ancora una volta una nota lieta per i bianconeri, purtroppo per Massimiliano Allegri è stato uno dei pochi motivi per sorridere dopo l'amichevole persa contro il Borussia Dortmund. I 37 anni e mezzo di Buffon non costituiscono necessariamente un'età limite per un portiere, ruolo che “allunga” la carriera di un calciatore. Ma gli standard di rendimento, ancora elevatissimi, e soprattutto la continuità lasciano intendere come Gigi abbia spostato in avanti il capolinea del proprio percorso, e se il traguardo di Euro 2016 sembra persino scontato, gli stessi Mondiali 2018 (da disputare a 40 anni, proprio come Dino Zoff nel 1982) appaiono alla portata.

IL PUNTO DI SVOLTA - Al tempo stesso, però, non si può dimenticare come la carriera di Buffon costituisca già un percorso lunghissimo: fra pochi mesi il capitano juventino festeggerà i 20 anni dal debutto in Serie A, e inoltre il portiere detiene il record di presenze nella Nazionale italiana. Ma soprattutto esiste un punto fissato nel passato di Buffon che costituisce la svolta, come punto di partenza della sua seconda carriera: la stagione 2010-11, che seguì l'operazione alla schiena. Fu l'ultima annata della Juve senza lo scudetto, e le difficoltà di Buffon a tornare al top di rendimento portarono il tecnico di allora, Gigi Del Neri ad una considerazione che, riletta oggi, fa effetto: «Buffon e Storari partono sullo stesso piano e Gigi dovrà riconquistarsi il posto». Sembrava il viale del tramonto, all'alba dei 33 anni. E invece la classe e il carattere hanno riportato il portiere ai livelli del suo arrivo a Torino, dieci anni prima.

LA SECONDA VITA - A prevedere il ritorno a questi livelli era stato proprio il capitano bianconero: «Questa operazione mi allungherà la carriera» disse all'indomani dell'intervento, effettuato dopo i Mondiali sudafricani. Il portiere si è tolto parecchi anni dalla carta d'identità, lo ha detto il suo peso fondamentale nei quattro scudetti consecutivi della Juve, così come nella Nazionale finalista ad Euro 2012. Sono cambiati gli allenatori, sia nella Juve sia nell'Italia, per Buffon è cambiato parecchio anche nella sfera privata (la nuova vita accanto ad Ilaria D'Amico porterà presto un figlio), ma Gigi non ha smarrito l'eccellenza. Un'eccellenza esaltata dalla continuità, se è vero che i suoi secondi, a cominciare proprio da Storari, si sono dovuti accontentare di giocare in Coppa Italia. Buffon non ha fatto differenza: ha compiuto interventi prodigiosi nella finale di Champions League (dove fu il migliore dei bianconeri nonostante le tre reti al passivo) così come nella prima amichevole del precampionato: basta rivedere le parate di sabato per fermare Mkhitaryan e Aubameyang. Senza dimenticare il carisma e l’esperienza, qualità ancora più importanti in una Juve che ha perso Pirlo, Tevez e Vidal, e che si presenta rinnovata alla nuova annata. Ma con questo Buffon, nessuna sfida può spaventare i bianconeri. Peccato soltanto che Buffon non riesca a vincere il Pallone d’Oro, ipotecato da Messi, ma il portiere è di diritto nella lista ristretta.

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