Juve: grazie Nainggolan! E la storia si ripete

Lo spogliatoio bianconero si gasa per la provocazione del belga. Come Garcia l’anno scorso
Juve: grazie Nainggolan! E la storia si ripete© ANSA

TORINO - E’ arrivata in tempo quasi reale via smartphone. E la frase di Radja Naingollan non ha mancato di suscitare una energica reazione nello spogliatoio della Juventus. «Meglio vincere un trofeo con la Roma che dieci in bianconero», ha detto il belga nel pomeriggio di sabato. E la squadra di Massimiliano Allegri si è sentita nuovamente punzecchiare l’orgoglio dalla baldanzosa dichiarazione giallorossa. E tra un commento sarcastico e una mezza battuta, la frase è stata archiviata nell’elefantiaca memoria di cui solitamente è dotato uno spogliatoio.

MEMORIA COLLETTIVA - Di solito una squadra non dimentica quando un avversario, chiunque sia, va un po’ oltre con la lingua. E il risultato è sempre quello di sentirsi ancora più carichi nell’affrontare la sfida con l’avversario stesso o con la sua squadra. La storia recente della Juventus è illuminante e, neanche a farlo apposto, riguarda quasi sempre la Roma.

IL FILMATO DEL 2013 - Stagione 2013-14: la prima Roma di Garcia parte alla grande e va in testa al campionato. L’ambiente si gasa, la Juventus di Conte insegue e dopo la vittoria a Udine del 27 ottobre sul pullman giallorosso scatta il coro: «La capolista se ne va». Fin lì niente di male, se non che Lukasz Skorupski riprende tutto con il cellulare e il filmato finisce on line. Conte coglie la palla al balzo e istiga i suoi, per la serie: «Avete sentito cosa cantano quelli della Roma? a voi va bene così?». Non si sa se sia proprio l’effetto video, ma dalla domenica successiva la Juventus infila un filotto di vittorie che la riporta in testa alla classica con il sorpasso del 24 novembre: con la Roma fermata dal Cagliari e i bianconeri che vincono a Livorno.

LA PROFEZIA DEL 2014 - L’anno scorso è stata la volta della storica frase di Garcia: «Questa sera ho capito che la Roma vincerà lo scudetto», pronunciata nella concitata notte di Juventus-Roma, la madre di tutte le polemiche con anche Francesco Totti un po’ sopra le righe, con l’altra celebre affermazione della Juventus in «un campionato a parte». Il ritornello di Garcia che nel ventre dello Stadium aveva avuto la visione dei giallorossi campioni d’Italia era stato il mantra della scorsa stagione nello spogliatoio bianconero, dove hanno fatto di tutto perché la profezia del francese risultasse completamente sbagliata.

LA PROVOCAZIONE DEL 2015 - Quest’anno potrebbe essere la frase di Nainggolan a caricare i bianconeri, la cui proverbiale “fame” arriva anche dal disprezzo o dagli attacchi degli avversari. E’ qualcosa che nasce nel triennio contiano, ma che si è radicata nel gruppo, sempre più unito e smepre più orgoglioso. Ne sa qualcosa Antonio Cassano, che quando aveva parlato dei giocatori della Juventus come tanti «soldatini» si era sentito immediatamente rispondere dalla acuminata puntualizzazione di Leonardo Bonucci: «No soldatini, professionisti». E quando fu la volta di affrontarlo sul campo, Cassano, non ci fu nessuna pietà nei suoi confronti: la Juventus giocò quella partita contro il Parma con un pizzico di cattiveria in più, perché non c’è modo migliore di rispondere alle provocazioni che farlo sul campo, con il linguaggio del gol.

IL PIENO D'ORGOGLIO - Insomma, Nainggolan ha fatto benzina nel serbatoio delle motivazioni bianconere. Magari non faranno come Helenio Herrera, che appendeva sui muri dello spogliatoio le frasi motivazionali e i ritagli di giornale con le critiche più scorticanti per stimolare l’orgoglio dei suoi, ma certamente il modo di pesare i successi di Nainggolan (che ne snobba dieci con la Juventus pur raggiungerne uno con la Roma), renderà più effervescente la voglia di vincere il quinto scudetto consecutivo ai bianconeri.

TWITTER FLAMBE' - Intanto, Nainggolan ha pagato le prime conseguenze della sua affermazione via social network, dove è stato oggetto di un vero e proprio bombardamento da parte dei tifosi bianconeri. Come fa di solito, il centrocampista non si è tirato indietro e ha spesso incendiato il dibattito, rispondendo a tono. E a chi gli ricordava che l’umile (e utile) Simone Padoin ha vinto più trofei di lui, Nainggolan ha risposto: «Ma basta paragonarmi sempre a Padoin, perché non mi paragonate con Pogba?» che ha scatenato un altro putiferio. E meno male che la Roma aveva caldamente suggerito un utilizzo più oculato dei social ai propri tesserati...

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